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La magistratura francese ha ordinato al comune di Nizza di distruggere tutte le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza la notte dell’attentato. A dare la clamorosa notizia è l'autorevole "Le Figaro", che pubblica un documento poco sotto. La magistratura ha giustificato il provvedimento sostenendo che si devono evitare diffusioni incontrollate di immagini che possano ledere la dignità delle vittime o che possano essere usate a fini propagandistici dai terroristi.

Una giustificazione poco attendibile, sostengono alcuni importanti commentatori, dal momento che "quelle immagini non sono pubbliche". Subito dopo l’attentato, tra l'altro, la direzione dell’antiterrorismo SDAT aveva inviato inviato dei server supplementari per archiviare le 30 mila ore di filmati registrati quel giorno.

È lo stesso SDAT che però ora ne sollecita la distruzione. "Le Figaro" scrive che "il giorno dopo il dramma sulla Promenade des Anglais alcuni ufficiali della polizia giudiziaria erano venuti per identificare la posizione delle telecamere. Un primo rapporto era stato inviato al ministero dell’Interno. Curiosamente proprio queste telecamere sono oggetto della richiesta dello SDAT. È la prima volta che ci chiedono di distruggere delle prove, precisa una fonte vicina all’inchiesta".

Il quotidiano "Nice Matin" ha poi scritto che il Comune di Nizza si rifiuta di cancellare le immagini. L’avvocato del Comune, Philippe Blanchetier, annuncia che il Comune non solo denuncerà il decreto ingiuntivo che ha ricevuto, ma che si appresta anche a chiedere al procuratore di Nizza di sequestrare queste immagini "al fine di non compromettere eventuali altre procedure che possano emergere al di là delle indagini anti-terrorismo attuali".