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Quarantadue anni fa la Strage di Ustica: le vittime furono 81, 77 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. Il DC-9 I-TIGI era partito dall’aeroporto di Bologna con destinazione quello di Palermo ma, alle 20.59, avvenne il disastro.

Come da sentenza 187/2013 della III sezione civile delal Corte suprema di Cassazione, l’aereo fu abbattuto da parte di un aereo non identificato in uno scenario di guerra aerea. Nonostante, però, siano trascorsi oltre 4 decenni, vari aspetti dell’incidente non sono stati ancora chiariti.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato: “Sono trascorsi 42 anni dal tragico giorno in cui nel cielo di Ustica si compì una strage che recise un numero spaventoso di vite umane e impresse una ferita profonda nella coscienza del Paese. Desidero anzitutto rinnovare sentimenti di vicinanza e solidarietà a chi ha perso i propri cari ed è stato costretto a convivere con questo dolore. Nella storia del Paese la memoria delle sofferenze è stata tenuta viva anche grazie all’impegno civile dei familiari e così è per Ustica. La loro sofferenza è divenuta patrimonio comune mentre è responsabilità della Repubblica custodire la memoria delle tragedie che hanno caratterizzato il percorso della storia italiana per scongiurare che possano ripetersi. La solidarietà della comunità politica del Paese si raccoglie oggi intorno alle vittime e ai loro familiari, per l’affermazione di quella unità di popolo che l’Italia sa esprimere nei momenti pià drammatici, a difesa dei valori che ispirano la nostra collettività”.

Elisabetta Casellati, presidente del Senato: “La tragedia di Ustica è una ferita ancora aperta. Mi sono battuta con forza per la desecretazione degli atti e per l’accessibilità degli stessi a tutti i cittadini in nome della verità che non è ancora emersa dopo ben 42 anni. Il mio impegno continua per onorare il sacrificio di 81 vittime innocenti e per dare risposte alle famiglie che le attendono da troppo tempo”.