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01Fanpage http://goo.gl/PnEgmx Museo Salinas di Palermo

Che espressione trasognata! L’etrusco per sempre addormentato è interamente avvolto in un mantello, ad eccezione della testa, adagiato su un fianco sul coperchio dell’urna che doveva contenerne le ceneri. È una replica, in formato ridotto, di una rappresentazione assai comune nella scultura etrusca in terracotta prodotta a Chiusi (SI) tra il II e il I sec. a.C. con la figura maschile distesa sulla kline (letto conviviale). La testa non è un ritratto ma è resa con tratti generici e idealizzati; il profilo del corpo è sinuoso e il panneggio è privo di plasticità. Un dettaglio tecnico di esecuzione: il coperchio è realizzato mediante l’assemblaggio di parti di modellato in argilla ricavate da diverse matrici (una per il corpo, una per la testa e una per i due cuscini sovrapposti) e poi applicati alla base rettangolare. Anche il tema dell’eroe con l’aratro raffigurato nella cassa (la cui pertinenza al coperchio è per lo meno dubbia, come nella maggior parte degli esemplari facenti parte della collezione Casuccini) è ricorrente nell’iconografia delle urne cinerarie etrusche di età ellenistica. È una scena di combattimento in cui il giovane protagonista, coperto solo da un panno che gli avvolge la vita, colpisce con il timone di un aratro un guerriero barbato caduto. Il giovane può forse essere interpretato come Tarchun, figura centrale di un locale mito agricolo. Sul bordo superiore è dipinta in rosso l’iscrizione con i dati del defunto. La vivacità dei colori applicati è probabilmente da ricondurre a un pesante intervento di ripristino del colore originario avvenuta in età moderna.

In esposizione fino al 31/1/2015 alla mostra "Gli Etruschi a Palermo"
Video presentazione: http://goo.gl/aJbvWy
Album mostra: http://goo.gl/d7uYzJ

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