Secondo i tagli predisposti dal governo Monti, le “nuove” indennità dovranno essere adeguate a tre regioni italiane prese come modello virtuoso: l’Umbria per le indennità di presidenti di giunta e consiglio e l’Emilia Romagna per gli stipendi dei consiglieri e l’Abruzzo per quanto riguarda i finanziamenti ai gruppi consiliari.
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