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Questa mattina, il dirigente pro tempore dell'assessorato regionale all'Energia, Salvaore Rando, è stato sospeso su richiesta della Procura della Repubblica. Gli arresti domiciliari sono invece scattati per Vincenzo Salvatore Sucato, consulente per la Sicilia della Rete Rinnovabile srl, una società romana leader in Europa nel mercato della produzione di energia rinnovabile. Sucato, che ricopre anche la carica di assessore ai Lavori pubblici del comune di Santa Flavia, in provincia di Palermo, sarebbe stato il tramite per il pagamento, avvenuto nel 2015, della tangente di 7.000 euro che serviva a sbloccare un decreto di autorizzazione in sanatoria.

L'impianto fotovoltaico, che si trova a Ragusa, non era autorizzato a collegarsi alla linea elettrica e il Gse, Gestore di Servizi Energetici Spa, non poteva erogare gli incentivi previsti dalla legge per la produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili. Tra gli indagati, c'è anche Paolo Lugiato, l'amministratore delegato dell'impresa titolare dell'impianto, ritenuto il mandante della corruzione.

Su mandato del procuratore aggiunto Bernardo Petralia e del sostituto Claudia Ferrari, i carabinieri del nucleo investigativo hanno perquisito sia gli uffici dell'assessorato regionale che la sede romana dell'azienda. In quest'ultima hanno trovato proprio la bozza del decreto inoltrato da Rando che doveva essere modificato secondo le necessità dei vertici della società romana.

Il giudice per le indagini preliminari, che ha mandato ai domiciliari Sucato e sospeso Rando, valuterà l'applicazione della “misura interdittiva cautelare della esclusione per un anno da ogni tipo di finanziamento, agevolazione e contributo pubblico in relazione agli impianti fotovoltaici situati nel territorio della Regione Siciliana” nei confronti della società romana.