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        Appuntamento con la prosa domenica 15 maggio alle ore 19.00 a Termini Imerese nello spazio teatrale di via Albergo Santa Lucia dove l’ “Officina Teatrale Zeta” circolo Arci, metterà in scena “La Patente” di Luigi Pirandello. L’opera è la “dimostrazione pratica” del concetto filosofico del grande autore siciliano; imperniato sul flusso dinamico della vita e sul “gioco” delle maschere.  Rosario Chiarchiaro, il  protagonista, ne è l’involontaria espressione; egli infatti da tranquillo lavoratore e da padre di famiglia, si vede costretto per colpa della società, ad assumere  la maschera di uno jettatore. Soffre, si ribella anche; poi con uno scatto di orgoglio o forse solo per mera necessità, decide che quella che per altri potrebbe essere l’inizio della fine, per lui può trasformarsi in una nuova opportunità. Chiarchiaro non sarà più se stesso; ma quello che gli altri credono che lui sia, costretto, suo malgrado, ad agire all’interno di una realtà che di fatto  non gli appartiene ma che la società  ha voluto costruire per lui.      Ne conseguono situazioni che passano dal tragico al comico/grottesco; con il protagonista impegnato a districarsi in questa sua ambiguità dell’essere, vissuta all’interno di un ruolo che, nel confronto con la razionalità dell’altro protagonista, ovvero il giudice D’Andrea, lo rende sotto taluni aspetti anche patetico . L’opera teatrale, un atto unico adattato per essere rappresentato in lingua siciliana con il titolo “A patenti”, venne scritta da Pirandello nel 1917  riprendendo un suo originario racconto composto nel 1911 ed inserito nel 1922  nella raccolta dal titolo “Novelle per un Anno”. In scena andranno per l’occasione Stello Pecoraro nel ruolo di Rosario Chiarchiaro, Piero Macaluso che vestirà i panni del giudice D’Andrea, Nando Cimino che impersonerà l’usciere Marranca, Maria Grazia Cannavò che sarà Rosinella figlia di Chiarchiaro e Sergio Monachello nelle vesti di un avvocato. La regia è dello stesso Piero Macaluso; curerà l’introduzione la prof.ssa Nadia Violante.