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Partecipazione e associazione per delinquere con finalità di terrorismo anche internazionale: sono le accuse contestate al siriano Mourad El Ghazzaoui, 22 anni, sbarcato il 4 dicembre 2014 a Pozzallo (Ragusa), e accusato di avere collegamenti con cellule della jihad. Il procedimento si è concretizzato oggi ed è stato rinviato al 27 febbraio per la richiesta dell'avvocato difensore del siriano, attualmente detenuto a Sassari, in Sardegna.

Secondo la Procura di Catania che ha competenza per quel reato, Mourad El Ghazzaoui farebbe parte di un gruppo armato affiliato all’Isis di matrice integralista islamica. L’avvocato Rusaro, invece, sostiene che sia partito dalla Siria, con i genitori, la sorella, il cognato e un nipotino tre anni prima e che un presunto "passaporto dell’Isis" trovato in uno dei sette cellulari sequestrati al 21enne sia un falso: il documento vero è stato trovato e sarà prodotto nelle fasi successive del procedimento.

Il siriano era arrivato a Pozzallo, sulla nave lussemburghese Bourbon Argos che aveva soccorso 523 migranti nel canale di Sicilia. Lui era su un gommone proveniente dalla Libia. Fermato, è stato indagato dalla squadra mobile della questura di Ragusa, poi delegate alla Digos iblea e alla polizia postale di Catania. La polizia ha sequestrato dei telefoni cellulari, alcuni di ultima generazione.