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01Nei pressi di Leonforte è coltivata una pesca eccezionale, denominata "settembrina", perchè tardiva rispetto alle altre pesche.
Un patrimonio da tutelare a dispetto di quei piani industriali ed economici che mettono prima di tutto petrolio e cemento.
Ma dico ai giovani: vi fa così schifo lavorare nelle campagne?
Ricordate che senza contadini non ci sarebbero ricette squisite come questa che iniziamo a descrivere dagli ingredienti:
 

3 uova;

125 gr. di zucchero;

125 gr. di burro;

200 gr. di farina;

3 pesche di Leonforte (o altre pesche o pere o mele, lasciate correre la vostra fantasia);

anice stellato;

cannella a stecche;

zucchero a velo;

1 bustina di lievito vanigliato;


Procedura da seguire

Iniziate con il separare i tuorli dall'albume.
Prendete i primi e sbatteteli assieme allo zucchero.

Successivamente aggiungete la farina, il lievito e continuate a sbattere (magari questa volta con uno sbattitore elettrico).

Nel frattempo sciogliete il burro su fiamma dolce e poi versatelo assieme al composto sotto le fruste. Lasciate montare per almeno 15 minuti o perlomeno fino a quando il tutto non risulterà spumoso.

Preparate le pesche facendole a fette.
Prendete un pentolino che possa contenerle, riempitelo di acqua, aggiungete un po' di zucchero, la cannella e l'anice stellato e fate bollire fino a quando le fette diventeranno morbide.
Alla fine scolatele.

Con un po' di burro imburrate la tortiera o foderatela con della carta da forno e versate al suo interno il composto. Sopra sistemate le fette di pesca.

Infornate a 200 gradi (forno pre-riscaldato) per una ventina di minuti.

A fine cottura non resta che spolverare il dolce con dello zucchero a velo grazie all'ausilio di un colino.

 

Autore | Viola Dante » Seguimi su facebook ♥

 

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