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Tragedie Inda al Teatro Greco di Siracusa, tornano le rappresentazioni classiche: il programma

Si inaugura il 17 maggio 2022 la nuova stagione Inda delle Tragedie al Teatro Greco di Siracusa, con l’Agamennone di Eschilo. Andranno avanti fino al 9 luglio: la Fondazione regalerà al pubblico una maratona di cultura, con la messa in scena dei drammi dell’Orestea: Agamennone, Coefore, Eumenidi.

Tornano le Tragedie al Teatro Greco di Siracusa

«Ancora una volta la Fondazione Inda vara una stagione di altissima qualità e di grande spessore artistico e culturale», commenta il presidente della Regione, Nello Musumeci.

«Siamo felici che, dopo due anni di pandemia, durante i quali, comunque, gli spettacoli al Teatro Greco non si sono mai fermati del tutto, si possa tornare alla capienza piena del gioiello che il mondo ci invidia, con ben 45 serate all’insegna dell’arte e della cultura».

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Quindi conclude: «Il mio personale plauso, e quello dell’intero governo regionale, per l’impegno e la dedizione profusi dall’Inda nella realizzazione del nuovo programma che prevede, oltre alla rappresentazioni classiche, molti e prestigiosi eventi collaterali. L’ennesimo punto di forza della già ricchissima offerta turistico-culturale della nostra Isola».

La Stagione Inda 2022: gli spettacoli

La stagione delle rappresentazioni classiche della Fondazione Inda al Teatro Greco di Siracusa si apre il 17 maggio, con l’Agamennone di Eschilo, per la regia di Davide Livermore, nella nuova traduzione di Walter Lapini. Mercoledì 18 maggio esordisce il regista canadese Robert Carsen con la messa in scena dell’Edipo re di Sofocle nella nuova traduzione di Francesco Morosi.

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Dal 17 giugno debutta Jacopo Gassmann, con l’allestimento dell’Ifigenia in Tauride di Euripide, nella traduzione di Giorgio Ieranò. In tutte le produzioni sono coinvolti gli allievi e le allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.

Il 6 luglio andrà in scena una replica di Coefore Eumenidi di Eschilo e il 9 luglio la trilogia completa dell’Orestea di Eschilo con la regia di Livermore, coprodotta dall’Inda e dal Teatro Nazionale di Genova.

Il ministro Franceschini: «Stagione di grande qualità»

«È una stagione di grande qualità, in linea con quanto fatto nei decenni passati. L’Inda è riuscita a garantire gli spettacoli pur in condizioni difficili nel deserto della pandemia e sono contento si possa ripartire con la capienza piena», ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

«Credo nelle potenzialità dell’Istituto: c’è uno sviluppo – ha aggiunto il ministro – che sono pronto a sostenere. Rafforzare il ruolo oltre Siracusa dell’Istituto e lavorare su quell’idea che già quest’anno ha le prime tracce con spettacoli che si ripetano fuori dalla Sicilia per il circuito i Teatri di pietra. Il supporto del ministero continuerà ad esserci per la crescita dell’Inda».

«Le rappresentazioni classiche costituiscono un appuntamento atteso della cultura italiana e mondiale, un momento capace di attirare un pubblico desideroso di vivere un’esperienza teatrale unica, nel segno di un filo indissolubile che lega passato e presente», ha commentato il presidente della Fondazione Inda, il sindaco di Siracusa Francesco Italia. Foto: Lorenzo BlangiardiLicenza.

Redazione