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Sanità siciliana che eccelle. É stato eseguito a Catania il secondo trapianto di utero in assoluto in Italia. L’intervento è stato portato a termine dalle équipe delle aziende ospedaliere Cannizzaro e Policlinico Rodolico-San Marco, in collaborazione con la rete trapiantologica nazionale e regionale e con l’ospedale Civico di Palermo.

A Catania il secondo caso di trapianto di utero in Italia

Dopo lo storico intervento avvenuto nell’agosto del 2020, sono state le stesse équipe guidate dal prof. Paolo Scollo dell’Ospedale Cannizzaro e dal prof. Pierfrancesco Veorux del Policlinico a impiantare con successo l’utero di una donna di 43 anni (deceduta per un’emorragia cerebrale) in una ragazza di 33 anni.

Si tratta della seconda volta in assoluto che avviene nel nostro Paese. L’intervento segna una nuova eccellenza della sanità in Sicilia. Quando è stata trovata una donatrice che rispettasse i criteri del protocollo sperimentale approvato dal Ministero della Salute, si è potuto procedere.

La prima e la seconda operazione di trapianto di utero portate a termine in Italia, sono anche tra le prime in Europa. La paziente è una siciliana seguita dall’unità operativa complessa di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Cannizzaro, diretta dal prof. Scollo, valutata idonea al trapianto e inserita in lista d’attesa.

Le fasi antecedenti e il successo dell’operazione

Prima di poter procedere con l’intervento e il trapianto, il Centro regionale trapianti ha ricevuto la comunicazione dall’Arnas Civico di Palermo della disponibilità dell’organo. La donatrice era una paziente che aveva espresso in vita la volontà di donare il proprio utero.

Verificata la compatibilità, dunque, la donna è stata ricoverata nell’Uoc di chirurgia vascolare del Policlinico di Catania, diretta dal prof. Veroux. Proprio nel centro di riferimento per i trapianti è stato eseguito l’intervento.

La donna trapiantata è stata già estubata ed è stata dimessa dalla terapia intensiva. Proseguirà adesso con la degenza post-operatoria e la prevista terapia immunosoppressiva.