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01Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris… Ricordati uomo, polvere sei e polvere ritornerai… E’ cominciato con queste parole il mesto tempo che avvicina tutti gli uomini alla Salvifica Tragedia. Tutto si veste di viola, tutto si ricopre di penitenza e cenere. E’ il momento in cui gli uomini si riscoprono figli di un Padre che mandò suo Figlio a morire per la loro salvezza. Una Tragedia che si fa Racconto accompagnando la vicende umane degli ultimi due Millenni. Un Racconto “cuntatu” e “sintutu”, “dittu” e “ascutatu” in ogni parte del Mondo, in ogni lingua, in ogni idioma ed in ogni dialetto, una “Storia” rimasta fissa nei millenni dell’umanità. La vicenda del Cristo, Figlio di Dio, ed Egli stesso Dio, esplode nel cuore e negli animi degli uomini come un fiume in piena che si trasforma in rivoli di meravigliosa grazia tanto da diventare, nelle sue centinaia di forme, anche arte pura. Ed è di quest’arte che in queste pagine vogliamo raccontarvi, di quell’arte che si fa sacra rappresentazione per rappresentante la Tragedia che salvò il Mondo e che a Buccheri porta un nobile nome: U PASSIU SANTU. Un evento organizzato dall’Avis Comunale di Buccheri, con il patrocinio del Comune di Buccheri, che mescola al suo interno l’arte, la fede e il volontariato, di oltre cento persone che si mettono in gioco in una mescola di talenti che cattureranno lo sguardo verso scene dal fascino antico, create da fedeli abiti storici e coinvolgenti atmosfere, e che circonderanno lo spettatore con musiche dalle polifonie attente ad essere piedistallo per i preziosi dialoghi scritti in perfetto Buccherese in rima, un dialetto a volte perso nei rivoli del tempo, e sapientemente usato per essere “Cuntu” di una così sconvolgete verità. Un evento da vedere almeno una volta nella vita, commentano gli spettatori che ogni anno si presentano nelle fila di un pubblico sempre più numeroso. Sarà per la grande macchina organizzativa mossa solo dal volontariato, o saranno i dialoghi in un perfetto siciliano in rima, o ancora saranno le strette vie o le imponenti scenografie, sarà certamente la profonda fede che circonda la Passione del Cristo e che terge i volti dei fedeli di lacrime, o saranno forse le preziose statue condotte a spalla in meravigliose chiese diventati mistici sepolcri, o i meravigliosi panorami segnati da centinai di fiamme portate in un ascetico percorso di redenzione, non possiamo dirvi a priori cosa il vostro animo porterà con se di questo meraviglioso evento, possiamo solo consigliarvi di essere presenti per assistere ad ogni suo appuntamento, Tappe della Redenzione, momenti che prenderanno il via con il Cristo benedicente tra le ali di folla nel suo ingresso a Gerusalemme nella Domenica delle Palme del 20 Marzo, preludio dei misteri che si faranno sempre più intensi, passando per la meraviglia de “I Sepurcri” del Giovedì Santo verso il culmine della Tragedia Salvifica del Venerdì, 25 Marzo, momento in cui il Cristo va a morte… e da noi lo fa in una celebrazione del Dolore dato per Amore senza eguali. Un dolore che esplode in gioia nella notte del Sabato con le immense luminarie e che, continua, nell’incontro-scontro de a “Ngranata” della Domenica di Pasqua. Momenti, attimi, a volte lunghi e tragici, altre volte tanto veloci da non riuscir a veder cadere il mantello di una Madre che incontra suo Figlio. Tutto ciò è U Passiu Santu, luogo del tempo, mistico e pieno di sovrannaturale, permeato di fede, devozione e volontariato, circondato da abiti, scene e dialoghi, messo in arte per essere vissuto e portarlo dentro di se senza più poterlo dimenticare….

Inviato da Alessandro Caiazzo