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La 44enne Valentina Aguzzi è stata condannata a 12 anni per l'omicidio preterintenzionale del compagno Mauro Sorboli, 40 anni. Nel marzo 2016 lo ferì a una gamba con una katana che gli recise fatalmente l'arteria femorale. Riconosciute le attenuanti generiche, come spiega il quotidiano "Il Giorno". Alla donna, che ha due figli di 26 e 13 anni nati da un precedente matrimonio, è stata sospesa la potestà genitoriale. In più dovrà scontare anche 3 anni di libertà vigilata. Il suo avvocato ha già annunciato il ricorso in appello.

La 44enne ha raccontato di aver avuto un litigio con il compagno per un motivo banalissimo: lui non le aveva lasciato niente per pranzo. Molto agitata, era arrivata a sfoderare la lama e minacciare di uccidersi. Solo dopo avrebbe deciso di lanciare l'arma con una lama di 30 cm contro l'uomo. Il pm aveva sostenuto che la Aguzzi "non immaginava che l’uomo sarebbe morto, ma era accecata dalla rabbia e ha accettato le conseguenze di quel gesto, salvo poi pentirsene subito dopo". Il pm aveva chiesto 14 anni di reclusione con l’accusa di omicidio volontario "con dolo eventuale".

La Corte ha invece sancito che si è trattato di omicidio preterintenzionale. Secondo il pm, che ha chiesto alla Corte il minimo della pena e la concessione delle attenuanti generiche, l’imputata "è stata onesta, ha detto la verità e ha cercato di rimediare a quello che aveva fatto".