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La 37enne Sabrina Amico ha ucciso orribilmente il convivente Marco Benzi, 43 anni. I due litigavano da tempo, la relazione era ormai al capolinea. Lei lo ha picchiato sulla tempia con un martello mentre era sdraiato a letto. Lo ha inevitabilmente colto di sorpresa. A trovare il cadavere, con Sabrina ancora in casa, è stato l’ex marito di lei. Dopo uno scambio di messaggi con l'ex, accortosi che qualcosa non andava, si è precipitato nell’appartamento di Cogliate, in provincia di Milano.

In quel piccolo appartamento viveva la coppia, i figli di lei di 12 e 10 anni, una coppia di pitbull che da poco aveva partorito una cucciolata e due gatti. I bimbi, al momento del delitto, non c'erano. La donna è stata portata in caserma dai carabinieri. Si è trattato dall'ennesima lite, dopo la quale sembrava che Benzi, commerciante con qualche precedente, non volesse lasciare casa. Poi quell’accusa della Amico su presunte "attenzioni" non gradite nei confronti dei figli. Dichiarazioni da verificare e che, per ora, non spostano l’accusa di omicidio volontario.

Nel frattempo si scava nel passato della coppia, che i vicini descrivono come litigiosa. "Era un tipo che alzava facilmente i toni", raccontano alcuni vicini di casa. I quali, comunque, aggiungono che "salutava sempre, tranquillo, quando portava fuori il cane". Dopo i guai con la giustizia, piuttosto lontani nel tempo, "si era messo a posto": vendeva vestiti e accessori per l’infanzia, oltre ad "allenare una squadra di bambini".