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Arrivano dagli Stati Uniti le ultime ricerche in fatto di alimentazione, che non mancheranno di sollevare numerose polemiche. Secondo l'ultimo studio della Cambridge University – riportato dal New York Times – cheeseburger e pizza piena di formaggio non fanno così male come si possa pensare. I ricercatori hanno stabilito che chiunque consumi livelli abbastanza elevati di grassi saturi (come quelli di salumi, burro e formaggio) non è maggiormente soggetto a malattie cardiovascolari rispetto a chi ne assume meno. Un bel colpo per gli amanti dell'alimentazione sana: sempre secondo questo studio, infatti, l'assunzione di grassi insaturi piuttosto che saturi non riduce i rischi di ammalarsi.

C'è da crederci? Non sarà che magari si è cercata una buona giustificazione per mangiare un cheeseburger senza sensi di colpa? A frenare gli entusiasmi ci pensa il dottor Frank Hu, professore della Harvard School of Public Healt, che ha sottolineato che sarebbe più corretto guardare ai singoli cibi piuttosto che ai gruppi di sostanze nutritive e che è sbagliato considerare questi risultati come un via libera al consumo di alimenti ricchi di grassi saturi. Il team di studio della Cambridge University, tuttavia, ha replicato spiegando che nel corso della ricerca è stata monitorata anche la composizione degli acidi grassi nel sangue e che, per quanto esista un legame tra grassi trans e malattie cardiache, non è sicuro che i grassi saturi rappresentino un pericolo.In ogni caso, nel dubbio, è sempre meglio orientarsi sulla collaudata e salutare dieta mediterranea.

Dal cheeseburger passiamo alla tequila, per un'altra ricerca che genera più di una perplessità: secondo un gruppo di studiosi proprio nella bevanda alcoolica potrebbe risiedere una buona arma nella lotta all'obesità e il diabete di tipo 2. Il merito è degli zuccheri naturali contenuti nell'agave (da cui deriva la tequila), che agiscono come fibre alimentari e bloccano l'aumento del livello di zucchero nel sangue.