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In Giappone un grappolo d’uva composto da 30 acini è stato messo all’asta ed è stato venduto a circa 10 mila euro. Follia? Dipende dai punti di vista. Si tratta di una qualità di uva molto particolare, una bacca rossa Ruby Roman (rubino romano) che viene coltivata a Ishikawa ed è nota per la dimensione dei suoi acini (almeno 20 g) e con un tenore di zucchero di almeno il 18%.

Il processo di coltivazione di questo particolare tipo di uva ha avuto inizio nel 1992, quando sono stati seminati i semi della varietà Fujiminori, poi modificata in Roman Ruby. I primi grappoli sono stati messi in vendita nel 2008, e i prezzi sono aumentati. Basti pensare che ogni acino, del valore di circa 317 euro, deve passare una serie di test per qualificarsi come un "rubino romano".

Non solo l’uva comunque. Anche i meloni hanno un flusso delle tariffe clamoroso. Il record assoluto nel 2008, quando due meloni erano stati venduti per la somma di 2,5 milioni di yen, circa 19.500 euro. Così anche le fragole, vendute in media 390 euro l'una. Si tratta di un frutto che in Giappone tende ad attrarre soprattutto acquirenti in cerca di prestigio sociale, o proprietari di negozi desiderosi di attirare i clienti. Nei reparti dei grandi magazzini dedicati, le opere d'arte della natura sono esposte come gioielli, guardate a occhio dalla security. Anche nei supermercati di base la frutta è molto costosa: una sola mela spesso costa l’equivalente di 2 euro.