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PALERMO – L'incidente in cui perse la vita Vanessa Pannizzo fu dovuto a una tragica fatalità. Al volante della Peugeot 207 che si schiantò contro il guard-rail sulla Palermo-Mazara del Vallo, all'altezza di Capaci, c'era Nunzio Abbate, assolto dopo 5 anni. Era il Natale 2011 quando la ragazzina di 13 anni morì drammaticamente. 

Come riporta "LiveSicilia", il pm aveva chiesto la condanna a due anni e quattro mesi. Si ipotizzò da subito che la causa dell'impatto fosse stata l'alta velocità. Un'ipotesi che si basava sui primi rilievi degli agenti della polizia stradale. Per avere la conferma sarebbe stato necessario eseguire una perizia nel corso di un incidente probatorio. Incidente probatorio che, però, non fu inizialmente disposto.

È stato il giudice Claudia Rosini a chiedere l'intervento di un perito, il quale ha stabilito che è stata l'accidentale esplosione di una gomma a provocare l'impatto. Come ha sostenuto il legale della difesa, l'avvocato Fabrizio Bellotti, nessuna colpa poteva essere imputata ad Abbate che aveva sottoposto il veicolo, gomme incluse, alla revisione pochi mesi prima del tragico incidente. I primi rilievi, dunque, non potevano bastare a condannare l'imputato, ora assolto perché il fatto non sussiste.