Inferno ad Aceh, nel nord dell'isola di Sumatra, in Indonesia: un terremoto ha provocato quasi 100 morti, ma il bilancio potrebbe aggravarsi. E adesso è corsa contro il tempo per salvare le decine di persone rimaste sepolte sotto le macerie delle case crollate per il forte sisma sottomarino che ha fatto tremare l'intera provincia indonesiana. Le vittime sono quasi tutte nel distretto di Pidie Jaya, il più vicino all'epicentro. Tra le decine di feriti, almeno 78 sono in gravi condizioni.
La scossa, di magnitudo 6.4, è stata registrata poco dopo le 5 locali, quando la gran parte delle persone di religione musulmana si preparava per le preghiere mattutine. Il sisma, durato circa tre minuti e seguito da varie repliche, ha provocato il crollo di 72 case e 6 moschee nella sola zona di Pidie Jaya.
Secondo la protezione civile locale, sono circa 1500, la metà dei quali militari, le persone che partecipano alle operazioni di soccorso e ricerca delle persone ancora sepolte sotto le macerie. La zona di Aceh fu una di quelle più colpite dal terremoto, che poi innescò uno tsunami, il 26 dicembre 2004: i morti nella sola provincia indonesiana furono più di 100mila.
