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Drammatico racconto di una delle due studentesse americane che hanno accusato due carabinieri di averle violentate a Firenze. La ragazza è stata Intervistata da Bruno Vespa negli studi di 'Porta a Porta' ed è tornata a parlare di quella notte tra il 6 e il 7 settembre scorsi.

La giovane ha raccontato che, dopo la serata in discoteca, i carabinieri si sono offerti di dare loro un passaggio. Durante il viaggio in auto, "i carabinieri parlavano fra di loro", ma le studentesse non capivano cosa dicevano. "Non parliamo italiano", ha ribadito la giovane. Una volta arrivate a casa, ha continuato, "abbiamo detto 'grazie per il passaggio', abbiamo aperto la porta e loro hanno offerto di continuare ad aiutarci". Poi, "dopo aver detto 'grazie, grazie mille', abbiamo cercato di andarcene per conto nostro".

Vespa ha chiesto cosa fosse accaduto in quel momento. La ragazza però ha detto di non voler "scendere in ulteriori dettagli in questo senso". "Se posso permettermi – ha incalzato il giornalista – il carabiniere le ha chiesto di baciarla o è stato un po' più ruvido?" "Me lo ha chiesto, anche se però gli ho risposto di no, lo ha fatto lo stesso" ha ammesso la ragazza, che ha detto di aver opposto resistenza. "Questo dove è successo?" ha chiesto allora Vespa. La ragazza ha replicato: "Fuori della porta dell'appartamento".

Sul pianerottolo, ha precisato la studentessa, "che si è consumata la violenza". La giovane ha afferma infineto di non voler dire se il carabiniere fosse stato violento nei suoi confronti. "Non voglio rispondere a questa domanda" ha precisato, prima di sottolineare che "sì", l'uomo l'ha comunque costretta a fare cose che lei non voleva fare.