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L'ennesimo scontrino che finisce nell'occhio del ciclone, ma stavolta non per esagerazioni finanziarie. Una ragazza emiliana ha raccontato sulla sua pagina Facebook un episodio molto particolare. Qualche giorno fa ha pranzato in un ristorante di Roma, il "Jinja Parioli", con altre tre persone, due donne e un uomo. Al momento del conto, i quattro amici hanno però notato qualcosa di strano sullo scontrino. Accanto al numero del tavolo, l'86, hanno infatti trovato la scritta "ciccione".
 

Inevitabile chiedere spiegazioni: "Alla cassa, in mia presenza (le altre 2 erano uscite a fumare), il mio amico ha fatto notare che qualcosa non andava ma nessuno ci ha chiesto scusa. Si sono solo affrettati a fare lo scontrino fiscale per toglierci questo dalle mani. Su Tripadvisor ho scritto una recensione che si ricorderanno, con tanto di foto, che sono ancora in attesa che pubblichino però. Bodyshaming (prendere in giro il corpo delle persone, ndr) ne abbiamo?", scrive la giovane.

Il ristorante, qualche ora più tardi, ha replicato: "È stato risposto che si tratta del nome dell'operatore, che vengono date sempre spiegazioni in merito alla cassa e che alla cassa (toh!) c’era proprio lui ieri al momento del fatto", scrive sempre la giovane. Che però non sembra convinta della giustificazione: quando lei e l'amico hanno chiesto delucidazioni direttamente alla persona in cassa la risposta non c'è stata.