Va avanti il processo contro Giosuè Ruotolo, imputato per l'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone: la coppia fu uccisa nel marzo del 2015 davanti al palazzetto dello sport di Pordenone. La ragazza aveva origini siciliane. Ruotolo è entrato in aula rivolgendo un cenno di saluto al padre. Poi ha parlato Cinzia Rossetti, che ha scoperto i corpi senza vita nel parcheggio di una palestra.
«Avevo l’auto vicino a quella dei ragazzi, dal lato del passeggero. Sentii degli scricchiolii sotto le scarpe, non erano sassi – ha ricordato – Mi sono avvicinata per chiedere se potevano chiudere la portiera e ho notato la gamba del ragazzo. Ho fatto il giro dell’auto, il viso della ragazza era appoggiato al finestrino, il ragazzo era insanguinato. Ho cominciato a tremare…».
In aula sono state mostrate le foto dei corpi senza vita di Teresa Costanza e Trifone Ragone, come riporta il Messaggero Veneto:
Alla visione del sangue e alla descrizione delle lesioni, l'imputato ha guardato in basso, gettando successivamente fugaci occhiate allo schermo montato in aula, e ai giudici, messi a loro volta a dura prova dai fermi immagine.
Il Gazzettino, invece, scrive:
Le immagini dei ragazzi (Teresa con i capelli biondi appoggiati sul finestrino della sua Suzuki e Trifone con il viso coperto di sangue seduto sul lato passeggero) sono state proiettate prima della deposizione del capitano Mauro Maronese, all'epoca comandante del nucleo investigativo dei Carabinieri di Pordenone.