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01«Mare Nostrum verrà chiusa.» Lo ha annunciato proprio ieri il Ministro Angelino Alfano in un’informativa alla Camera, volendo ricordare che era da subito partita come un’operazione provvisoria.

L’iniziativa Mare Nostrum, è un’operazione umanitaria della Marina Militare Italiana, messa in essere il 18 ottobre dello scorso anno, a seguito della “Strage di Lampedusa”; era un progetto destinato a chiudersi, ha ricordato alla Camera il Ministro degli Interni Alfano, forse perché dal 1 novembre si attiverà la nuova operazione militare: Triton, messa appunto dall’Agenzia Europea Frontex. E mentre intanto Frontex, nella figura del Direttore Esecutivo Gil Arias Fernandez, ci tiene a sottolineare che Triton non sostituirà Mare Nostrum, quel che è chiaro è che il progetto Made In Italy non verrà rinnovato una seconda volta.

Questo vorrà dire che Lampedusa e le frontiere a Nord del Mediterraneo centrale rimarranno sguarnite? Certo che no. L’operazione Triton, alla quale partecipano 18 Stati Europei, è un’iniziativa senza precedenti: con 2,9 miliardi di euro, ci costerà meno di un terzo dell’iniziativa nostrana. Avrà l’obiettivo di difendere e presidiare l’area costiera e marina su cui affacciano la Sicilia, con Lampedusa, e Malta, grazie ad un dispiegamento di forze, mezzi e competenze tecniche, che vanno dagli imbarcazioni alle motovedette, alle navi d’altura, fino agli aerei e agli elicotteri.

L’obiettivo non è dunque quello di cercare di aiutare quanti più clandestini possibili, ma di cercare di operare una stretta significativa verso l’immigrazione clandestina, allo scopo di scoraggiare la criminalità organizzata ed evitare, quanto più possibile, le morti in mare; sono stati infatti 207mila, ingressi illegali che nell’anno corrente hanno interessato i territori della UE, il doppio rispetto a quanto registrato nell’intero arco del 2013.

Non saremo dunque soli: gli Stati Membri arriveranno in nostro aiuto per fornirci il supporto militare necessario al pattugliamento dei confini, e risolvere le situazioni critiche, prima che possano volgere in disgrazia; com’è accaduto il 3 ottobre 2013 nelle acque che lambiscono l’Isola dei Conigli, all’alba della fine delle operazioni di quella che venne ribattezzata dai media la Tragedia di Lampedusa, furono infatti 366 le morti accertate, e circa 20 i dispersi in mare, arrivando a costituire la peggior catastrofe marittima del XXI secolo, che il bacino del Mediterraneo abbia affrontato.

La decisione di abolire o ridimensionare le competenze della missione Mare Nostrum, spettano dunque, interamente, al Governo Italiano, che assieme allo Stato maltese è quello più particolarmente interessato dai ‘viaggi della speranza’ dei popoli che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Secondo i dati di Fernandez, da Libia ed Egitto passano infatti sia cittadini siriani che afghani, ma anche eritrei e malesi; ed è infatti proprio l’Eritrea a costituire il flusso migratorio più consistente nel nostro Paese, con poco più di 30mila cittadini approdati sulle nostre coste, a partire dall’inizio dell’anno.

Autore | Enrica Bartalotta