Giornate ricche di iniziative quelle che si concluderanno domani, martedì 9 maggio, con la manifestazione nazionale contro la mafia che ripercorre quello che sarebbe stato l’ultimo tragitto percorso da Peppino Impastato prima di essere ucciso.
Il corteo, che parte da quella che fu la sede di Radio Aut a Terrasini, si conclude a Casa Memoria, la casa della famiglia Impastato, oggi Casa-museo per volontà di mamma Felicia, a ricordare le lotte di Peppino ed anche la resistenza democratica alla mafia di sua madre.
È il 45esimo anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato, ma è anche l’anno della cattura del super latitante Matteo Messina Denaro, un evento che, spiegano Casa memoria Felicia e Pepino Impastato, chiama a “una profonda riflessione e a un bilancio della mafia e dell’antimafia”.
Tema affrontato oggi pomeriggio alle 17, con il procuratore Maurizio De Lucia che ha coordinato le indagini che hanno portato all’arresto del boss di Castelvetrano, con Umberto Santino, presidente del Centro Impastato e del No mafia Memorial, studioso ed autore di tanti saggi sul fenomeno mafioso e sul movimento antimafia e con il contributo del giornalista Salvo Palazzolo.
Domani alle 16 Corteo antifascista e contro la mafia. Da Radio Aut (Terrasini) a Casa Memoria (Cinisi). Tappa presso il Liceo linguistico Peppino Impastato con inaugurazione della targa di intitolazione. Alle 19 concerto con la partecipazione di Cisco, Serena Ganci, Roy Paci, Shakalab, Angelo Sicurella, Enzo Rao e coro dei bambini della scuola di Cinisi.
L’evento musicale torna in grande stile dopo i tre anni di stop imposti dalla pandemia e, come da tradizione, inizierà al termine del corteo di domani.
La serata, che avrà inizio alle 19, sarà presentata da Martina Martorano, conduttrice radio e tv e consulente musicale. Parteciperanno al concerto anche due cori, uno interamente femminile e diretto da Serena Ganci, l’altro composto dai bambini delle scuole di Cinisi e diretto da Roy Paci. Il palco sarà simbolicamente allestito su Corso Umberto I, fra la casa di Peppino e Felicia Impastato e l’ex casa del boss Tano Badalamenti, alla fine del famoso percorso dei “cento passi”.
“Per Peppino e i suoi compagni – ha spiegato Luisa Impastato, presidente di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato – la musica è stata una potente forma di aggregazione, di emancipazione dalla cultura mafiosa e di resistenza. Siamo felici di poter accogliere a Cinisi i tanti artisti che hanno dimostrato una grande sensibilità accettando il nostro invito e sono oggi al nostro fianco nel tenere viva la memoria di mio zio attraverso la loro arte”.
Mentre il presidente di Musica e cultura, Salvo Ruvolo, ha sottolineato che “tornare ad organizzare il concerto del 9 maggio era tra i nostri principali obiettivi. Per noi è importante far tornare il grande e variegato popolo che si riconosce negli ideali di Peppino Impastato a stringersi in un abbraccio e tornare a cantare. Un sentito grazie va ai tanti volontari che stanno lavorando da tempo nell’organizzazione del concerto ed al Comune di Cinisi per il supporto”.