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PALERMO – Allarme polveri sottili a Palermo. Sono già otto i giorni sopra i livelli di allerta nei primi due mesi del 2017: la concentrazione ha superato i limiti imposti dalla normativa nazionale (50 microgrammi per metro cubo) con punte superiori ai 110 microgrammi. Con questi ritmi la proiezione annuale degli sforamenti supererà quota cinquanta, ben oltre i 35 giorni consentiti per legge. Scrive "Repubblica":

"Per l’Arpa Sicilia la vera emergenza è la concentrazione di biossido di azoto, un inquinante direttamente legato alle emissioni dei mezzi a motore. A preoccupare è soprattutto il livello medio annuo che non appare nei quotidiani bollettini pubblicati dalla Rap, ma che per la responsabile dell’Arpa Sicilia, Annamaria Abita, è il più grave problema per l’aria che si respira a Palermo. "Dal 2012 il livello medio annuo è superiore al limite di 40 microgrammi in tutte le centraline cittadine – spiega – La media annua è il dato che più si avvicina alla reale qualità dell’aria che respiriamo. Nel 2016 (ultimo dato utile) la media annua è stata superiore ai 60 microgrammi".

Il biossido di azoto è presente in maggior concentrazione nelle zone più congestonate dal traffico. Non a caso i livelli medi più alti si registrano in via Evangelista Di Blasi, via Belgio, piazza Castelnuovo e piazza Indipendenza. Mentre in piazza Giulio Cesare e piazza Castelnuovo negli ultimi tre mesi i livelli sono in discesa, grazie al via della zona a traffico limitato. "È ancora presto per fornire un dato definitivo, ma da quanto abbiamo visto da novembre le centraline più vicine alla Ztl hanno mostrato valori più bassi – commenta l’assessore comunale all’Ambiente, Sergio Marino – per un dato rilevante dovremo attendere il primo compleanno della Ztl".