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Ieri, condotta da Antonella Clerici e con la collaborazione di Fabio Picchi, è andata in onda la competizione “Il Campanile” tra le regioni Sicilia e Friuli Venezia Giulia, che è durata circa venti minuti a partire da mezzogiorno. Ogni regione, durante la preparazione del loro rispettivo piatto, ha illustrato al pubblico il procedimento e gli ingredienti usati, con qualche cenno storico sulle rispettive tradizioni culinarie. I due cuochi siciliani sono Manlio Annaloro e Virginia Ferrara, zio e nipote di Caltanissetta, e i friulani Manuel Marchetti e Alessandra Negretto, di Ragogna in provincia di Udine, colleghi di lavoro.

  Manlio e Virginia hanno chiamato la loro ricetta “Cavatelli di Primavera”, in omaggio ai primi sentori della primavera siciliana. Cavatelli di pasta fresca fatti a mano, procedimento tramandato a Virginia dalla nonna Gina, con “mazzareddri”, erba di campagna appartenente alla famiglia della senape, carciofi di Niscemi e ricotta siciliana. Quella di Manuel e Alessandra una “Frittatina di formaggi freschi”, con frullato di uova, amido di patate, formaggi freschi e trito di erbe, accompagnato da funghi e crema di formaggi.

  Come in tutte le competizioni, alla fine c’è un vincitore e di conseguenza uno sconfitto. A decretare l’esito è stato il televoto, che ha assegnato il 42 % delle preferenze alla coppia siciliana e, quindi, il 58 % a quella friulana, per la quarta volta vincitori. Virginia e Manlio, comunque soddisfatti della loro prestazione e della nuova esperienza vissuta in tv, ringraziano tutti coloro che da casa li hanno televotati. Come in tutte le sane competizioni si dice: “L’importante è partecipare”, ma certamente vincere ha tutt’altro sapore, a proposito proprio di sapori. Vediamo cosa ne pensano loro. In una breve intervista gli ho formulato le seguenti domande:

  1. Al di là del risultato, come avete vissuto l’esperienza in diretta televisiva di ieri a mezzogiorno, e quali emozioni vi hanno accompagnato nei giorni precedenti la puntata, credo costituiti anche di una certa ansia, e poi, nel rientrare a casa?

  Virginia“Nei giorni precedenti l’ho vissuta con molta agitazione, perché mentalmente la percepivo come un’esperienza molto impegnativa. Poco prima di iniziare invece, sentivo un tremolio alle gambe, non dovuto all’emozione, giacché mi sentivo abbastanza tranquilla, ma era proprio stanchezza fisica accumulata e temevo di crollare nel corso di quel quarto d’ora di trasmissione. Sono rientrata a casa con una sensazione di sollievo, poiché ero riuscita a  concludere una prova impegnativa che ha richiesto tanta energia”.

  Manlio   – “I giorni precedenti li ho vissuti come un desiderio che stava per realizzarsi, con apparente tranquillità, direi anche durante la prova, e ritornando a casa avevo già il desiderio di ripeterla”.

  1. Per voi è più importante partecipare o vincere?

  Virginia  – “Nel mio caso l’importante è avere partecipato, poiché già arrivare a competere al Il Campanile è di per sé un bel traguardo; anche se, ovviamente, vincere è ancora meglio”.

   Manlio   – “Per me sono importanti entrambi: partecipare e possibilmente vincere”.

  1. Quali progetti avete per il futuro?

  Virginia  – “Io continuerò a cercare prodotti gastronomici di nicchia per arricchire il mio bagaglio culinario e di conseguenza arricchire di sapori i miei piatti”. 

   Manlio   – “Come ho già detto, voglio ritentare la sfida, giacché sono una persona molto determinata”.

 

Angelo Lo Verme