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Immagine24-300x122Fa ancora caldo sull’Italia centro/meridionale, stamattina fino alle 11:00 queste erano le temperature più elevate misurate presso le stazioni meteo ufficiali della rete di rilevamento nazionale: +26°C a Pantelleria,+23°C a Latina, +22°C a Ciampino e Fiumicino,+21°C a Napoli e Salerno, +20°C a Guidonia e Pratica di Mare, +19°C a Trapani e Capri, +18°Ca Bari, Ustica, Capri e Lampedusa, +17°C a Viterbo, Lecce, Cagliari, Foggia, Lamezia Terme e Brindisi, +16°C a Firenze, Catania, Reggio Calabria, Messina e Frosinone.
00000Si tratta ancora una volta di valori eccezionali, temperature pazzesche per metà febbraio quando dovrebbero esserci più di dieci gradi in meno. Anche oggi verranno battuti nuovi record storici, dopo quelli di ieri e di due giorni fa. In modo particolare Roma, Napoli e altre località di Lazio e Campania potranno superare oggi il loro record storico del mese di febbraio, nonostante le nubi che avanzano da ovest verso l’Italia a causa dell’avvicinarsi della perturbazione posizionata tra la Spagna e il nord Africa. Tra oggi e domani mattina, dopotutto, vivremo le ultime ore di caldo: proprio a partire da domani, mercoledì 19 febbraio, una nuova ondata di maltempo interesserà l’Italia dapprima al nord, con forti piogge e temporali al nord/est e nuove abbondanti nevicate oltre i 1.300 metrisulle Alpi, poi in estensione tra giovedì 20 e venerdì 21 anche al centro/sud.
32Fino a venerdì il calo termico sarà limitato: non avremo più il caldo eccezionale di questi ultimi giorni, ma le temperature rimarranno superiori rispetto alle medie del periodo nonostante il maltempo diffuso in tutto il Paese. La colonnina di mercurio si abbasserà invece in modo più sensibile tra sabato 22 e lunedì 24 febbraio, quando le temperature crolleranno addirittura al di sotto rispetto alle medie del periodo, con clima instabile e perturbato e nevicate fino a bassa quota, dai 200300 metri in sù al nord e oltre i700800 metri al centro/sud. Dopo aver assaporato la primavera, quindi, prepariamoci ad un ritorno di fiamma dell’inverno…

Peppe Caridi