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Angelo Musco, chi era l’attore siciliano? Biografia e carriera: dove è nato, quanti anni aveva quando è morto, com’è diventato famoso, le attività tra teatro e cinema. Le onorificenze e gli omaggi alla sua carriera. Tutte le curiosità.

Biografia e carriera

Grande attore di cinema e teatro, è nato a Catania, il 18 dicembre del 1871. È morto a Milano, all’età di 65 anni, il 7 ottobre del 1937. Era originario del rione di San Cristoforo e la sua casa era in via Giuseppe Garibaldi. Visse un’infanzia molto modesta: era il quattordicesimo dei figli del bottegaio Sebastiano Musco e della casalinga Francesca Cosenza. Sin dall’adolescenza dovette darsi da fare e intraprendere vari lavori, come barbiere, calzolaio e muratore.

Angelo Musco entrò in teatro all’età di 16 anni, con opere tradizionali siciliane, e nel 1883 venne scritturato dalla compagnia marionettistica di Michele Insanguine. Approdò al teatro di varietà nel 1889, lavorando per diversi teatri siciliani fino al 1899, quando entrò nella compagnia teatrale di Giovanni Grasso, che recitava principalmente in dialetto. A partire dal 1902 collaborò con Nino Martoglio, che lo aveva visto a Roma, nella rappresentazione di “Malìa” di Luigi Capuana e di “I magiusi de la Vicaria” di Giuspepe Rizzotto e Gaspare Mosca.

Angelo Musco e Giovanni Grasso

Angelo Musco e Giovanni Grasso

Nino Martoglio fu direttore della sua compagnia dal 1907 e per lui scrisse “San Giovanni decollato” e “L’aria del continente”. Collaborò anche con Pier Maria Rosso di San Secondo, che gli fornì “Madre”.

Il 7 dicembre 1906 entrò come membro effettivo nella Loggia Roma di Roma. Musco lavorò anche con Marinella Bragaglia, insieme alla quale fondò nel 1912 la compagnia teatrale “Drammatica Compagnia Siciliana Marinella Bragaglia – Angelo Musco” che si sciolse due anni dopo, e poi la “Comica Compagnia Siciliana del Cav. Angelo Musco”, dove entrò l’attrice Rosina Anselmi, e supportato dal critico Renato Simoni e da Luigi Pirandello.

Proprio Pirandello scrisse per lui alcune commedie, tra le quali “A birritta cu’ i ciancianeddi” (che Musco rappresentò a Roma), “Liolà” e “Pensaci, Giacomino!”. Quest’ultima commedia venne trasposta anche in un film di cui Musco fu protagonista: fu nel 1932 che ebbe inizio la sua carriera nel mondo del cinema, con un grande successo.

Nel corso degli anni Venti e Trenta, Musco e la sua compagnia fecero numerose tournée in Italia e nel mondo, con enormi successi. Il suo esordio internazionale avvenne nel 1927 sul palcoscenico del Manhattan Opera House di New York con “L’aria del continente” di Martoglio.

Nel 1937, Musco recitò in uno spettacolo al Teatro Olimpia di Milano, ma subito dopo la rappresentazione venne colpito da un attacco di angina pectoris e morì. Riposa nel “viale degli uomini illustri” del cimitero monumentale di Catania.

Vita privata, curiosità

Musco si sposò all’età di 52 anni, nel 1923, con l’attrice Desdemona Balistrieri. La coppia ebbe 4 figli: Franca, Angelo, Annamaria e Vittorio. Il talento di Musco risiedeva nella sua comicità e nell’interpretazione psicologica dei personaggi che rappresentava. Spesso aggiungeva elementi estemporanei e originali alle opere che rappresentava, rendendole più reali. Giorgio Walter Chili ha diretto nel 1953 un film-documentario sulla sua vita: “C’era una volta Angelo Musco”.

Nel 2002 vene riscoperta l’edizione francese del film “La Fameuse Équipe” (in Italia “Cinque a zero”), regia di Mario Bonnard, per l’interessamento degli organizzatori del Festival del Cinema di Frontiera di Marzamemi. Si tratta, probabilmente, del primo film italiano dedicato interamente al mondo del calcio e ritenuto a lungo scomparso. Trae spunto da una famosa partita di calcio giocata in casa nel 1931 dalla squadra della Roma contro la Juventus e conclusasi con il clamoroso punteggio di cinque a zero per la squadra capitolina. La copia originale è conservata presso gli archivi del Centre National de la Cinématographie di Bois D’Arcy.

A partire dal 2020, nell’ambito del “Piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo” in Italia (D.P.C.M. 24/10/2017), con lo scopo di preservare, restaurare e digitalizzare i film di Musco per una nuova e moderna fruizione delle opere è stato avviato l’iter di acquisizione delle pellicole muschiane, attraverso il ministero della Cultura e il Centro sperimentale di cinematografia.

Angelo Musco ha ricevuto queste onorificenze:

  • Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia – 1908
  • Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia – 1917
  • Grand’Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia – 1922
  • Grand’Ufficiale dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.

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