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01Dal 5 al 14 settembre, a Catania sono in corso i festeggiamenti per la Festa della Madonna di Ognina, o, secondo uso popolare di "A Bammina". Ogni anno, nel Borgo marinaro di Ognina, si celebra una festa attorno al giorno della Sua Natività. Una manifestazione toccante, e molto sentita dai fedeli, ma anche dai molti forestieri che arrivano sempre ad affollare il paese in quei giorni. Gli antichi ori ex voto che vennero dedicati alla Madonna, furono ricordati anche da Giovanni Verga in una delle sue opere, prima che venissero trafugati, nel settembre del 1970.

Per assistere ai molteplici spettacoli folkloristici e, naturalmente, alla classica processione, non resta che presentarsi alle ore 8 del giorno 8 settembre, presso la chiesa di S. Maria di Ognina, dove la Madonna, incoronata e illuminata, verrà “svelata”. Nel primo pomeriggio, le acque del Porto di Ognina saranno coinvolte in una gara tra barche, agghindate con i colori della madonna (rosso e azzurro) e capitanate da squadre costituite dai residenti dei diversi quartieri. A sera, gli astanti saranno coinvolti nella tradizionale Sagra del Pesce Azzurro, organizzata dai pescatori in Piazza Ognina, tramite il ricavato ottenuto durante l’anno dalla vendita del pesce. La tradizione vuole che alla Madonna venga regalato una parte del pescato, che i pescatori di Ognina sacrificano in suo onore come fosse anch’essa parte dell’equipaggio.

 

Il sabato successivo, Ognina si accende nuovamente per il gran finale: la statua in legno della Madonna, realizzata a Parigi nel 1889, viene portata in mare dal golfo alla scogliera. Tutt’attorno, i pescherecci vestiti a festa, i lumini e i mazzi di fiori gettati in acqua in onore dei caduti in mare, accompagnano la Madonna in questo viaggio cadenzato da canti e preghiere. La processione si conclude con il rientro della "Bammina" celebrato da una festa di fuochi d’artificio.

 

La piccola chiesa dedicata alla Madonna, sorge nella piazza principale che lentamente digrada verso il mare. Le sue origini si fanno risalire addirittura al ‘300. Purtroppo, di quella chiesa non rimane molto, fu distrutta da un terremoto e ricostruita interamente nel 1693, nello stesso luogo della basilica precedente. La statua dell’antica Santa Maria di Lògnina che la chiesa custodiva, venne distrutta in un incendio il giorno 8 settembre del 1885. Quattro anni dopo, un monaco cistercense scolpì nel legno il simulacro che viene usato ancora oggi per la processione.
 

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale: www.santamariadiognina.it

 

Autore | Enrica Bartalotta