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La guardia di finanza di Ragusa ha sequestrato circa 3 mila prodotti falsificati, scoprendo anch 5 imprese acclarate come importatrici dalla Cina. L'attività di indagine è partita dalla denuncia da parte del rappresentante legale di una società con sede a Chiaramonte Gulfi, titolare del marchio denominato "Arancinotto". Il prodotto relativo è uno stampo in plastica per realizzare facilmente le arancine siciliane in casa ed è stato ideato da una famiglia ragusana.

Gli Arancinotti hanno riscosso grande successo e sono subito arrivate numerose imitazioni. Il marchio, però, è stato brevettato con certificato di registrazione rilasciato nel 2014 dal ministero dello Sviluppo Economico – Ufficio italiano brevetti e marchi – e valido nell'Unione Europea.

Qualsiasi commercializzazione in assenza del brevetto o di un documento che ne attesti l'acquisro lecito dal titolare del medesimo, ovvero l’importazione/produzione di prodotti simili con medesima funzionalità, comporta una violazione di carattere penale. Dalla documentazione esaminata dagli uomini delle Fiamme Gialle, è emersa la fabbricazione illegale del prodotto in Cina, presumibilmente su input di connazionali presenti sul territorio italiano.