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Sono in netto aumento le segnalazioni di persone intossicate dai bruchi della processionaria: si tratta di una larva, anche chiamata "gatta pelosa", che costruisce grossi nidi bianchi sugli alberi, simili a ragnatele e pericolosi. Le temperature più alte della media hanno spinto la processionaria ad uscire dai nidi prima del previsto: i bruchi creano lunghe colonne in fila indiana, esattamente come in una processione. 

Il caldo anomalo ha fatto riprodurre la processionaria in modo esponenziale e a rischiare sono soprattutto bambini e animali domestici, che si ritrovano a giocare con i bruchi. Le conseguenze sono prurito e irritazioni. I danni provocati dalla penetrazione dei peli sono modersi: il fastidio dell'eritema papuloso, fortemente pruriginoso, scompare dopo qualche giorno, ma se accidentalmente i peli o dei frammenti vengo a contatto con gli occhi, la mucosa nasale o la bocca, i danni possono essere più gravi.

A mettere in guardia dai pericoli della ragnatela delle piante è un articolo pubblicato da La Stampa