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PALERMO – Il "più anziano" dei suoi clienti le disse che faceva "il giudice". E l'ormai celebre baby squillo di Palermo lo riconobbe nell'album fotografo preparato dagli investigatori. La giovanissima Naomi, assistita dall'avvocato Toni Palazzotto, ha ribadito di essere stata costretta a prostituirsi dal fidanzato Dario Nicolicchia quando aveva tra 15 e 17 anni, ricorda "LiveSicilia". Nel dettaglio,

In aula assieme al giudice per le indagini preliminari Lorenzo Matassa c'erano i clienti: avvocati, medici, poliziotti, imprenditori e commercianti. E sarebbe stato proprio un medico, con il quale c'era una frequentazione abituale, a presentarle il giudice: “… allora, praticamente, questa persona, cioè diciamo che la conobbimo tramite il dentista… era un suo amico, non lo so, un suo conoscente, non ricordo come sono andate bene le cose, come ci siamo organizzati per incontrare questa persona, però andammo da questa persona con il dentista…”. Naomi non aveva fatto menzione della circostanza al pubblico ministero Claudio Camilleri e ora sono partiti gli accertamenti.