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La vicenda del piccolo Samuele risale al dicembre 2011, ma sicuramente la ricorderanno in tanti. Il bimbo di 18 mesi fu ricoverato all'Ospedale dei bambini di Palermo in fin di vita: durante la visita furono scoperti sul corpo lividi e graffi e nelle urine un'alta concentrazione di cocaina, tale da far pensare ad un'overdose. La madre del bimbo è stato condannata ieri a tre anni per maltrattamenti e lesioni aggravate, ma è stata assolta dalla contestazione di aver permesso al piccolo di assumere cocaina.

Secondo il pc Ennio Petrigni, la madre avrebbe colpito ripetutamente alla testa ed al volto il piccolo,lasciando anche che i fratelli gli provocassero bruciature. Interrogati subito dopo il ricovero del piccolo, la donna ed il compagno hanno fornito una versione dei fatti inverosimile, dichiarando che il bimbo sarebbe caduto dal seggiolone. Il compagno della donna ha in seguito raccontato agli agenti delle continue violenze da parte della madre sui bambini. Per quanto riguarda la quantità di cocaina rintracciata nelle urine del piccolo, l'uomo ha ammesso di farne uso da tempo insieme alla compagna.