Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La moglie lo tradisce, il matrimonio finisce, e lui perde anche il porto d'armi per andare a caccia, sua grande passione. Siamo in Trentino, dove un cacciatore ha sorpreso la consorte in atteggiamenti inequivocabili in un parcheggio. Come riporta la stampa locale, tutto comincia il 12 ottobre 2015. Lui stava per andare via ma sarebbe stato raggiunto dalla moglie e dall’amante i quali per trattenerlo gli hanno sottratto le chiavi dell'auto. Mentre il marito tradito cercava di tornare a casa a piedi, la moglie, per fornire la propria versione dei fatti, è andata dai carabinieri e ha sporto querela nei suoi confronti, "riportando fatti non veritieri".

L’uomo si stava quindi preparando a formalizzare una contro-querela quando è stato contattato dalla moglie che gli ha detto che avrebbe provveduto a ritirare la sua, come poi ha fatto. La difesa del ricorrente sostiene anche che "la moglie, approfittando della sua assenza alla fine ottobre 2015 si è intrattenuta con il suo amante nella casa familiare per una notte intera, ma egli, anche in quest’occasione, non ha posto in essere gesti inconsulti, né ha proferito offese o minacce, limitandosi a promuovere un giudizio per separazione personale con addebito, come poi è avvenuto in data 2 novembre 2015".

In pratica il marito dice di non aver reagito male ai tradimenti della moglie ma ciò non lo ha messo al riparo della revoca del porto d’armi da caccia e il contestuale divieto di detenzione di armi di qualsiasi tipo. Un provvedimento a suo dire illegittimo. Per questo ha presentato ricorso, ma i giudici lo hanno respinto. Secondo la questura "la gravità dei fatti e dei comportamenti segnalati, rivelatori di un complesso quadro familiare, fa sorgere fondati dubbi circa la capacità di abuso del titolo e delle armi da parte dell’interessato che, allo stato attuale, non risulta in possesso dei requisiti di buona condotta e di affidabilità necessari per il mantenimento della licenza e della detenzione di armi, rendendo necessaria l’adozione di misure preventive che evitino il possibile verificarsi di episodi di turbativa della sicurezza pubblica".