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Caltagirone è, prima ancora di una città, un museo a cielo aperto.
Siete mai stati alla spettacolare scala di Santa Maria del Monte.
Per me è una meraviglia al pari del colosseo.

Il nome le fu dato dagli arabi, che con il termine Kalat al Giarun, collina dei vasi, vollero sottolineare la bellezza degli oggetti d’argilla riprodotti in quel territorio.

Dopo gli arabi fu la volta dei Genovesi, dei Normanni, degli Aragonesi e degli Spagnoli.

Purtroppo un violento terremoto rase a suolo Caltagirone nel 1693. Ma la città fu ricostruita grazie all’opera mirabile di architetti come Gagliardi, Battaglia, Bonaiuto, che nel 1700 diedero alla nuova cittadina quella tonalità barocca che ancora oggi fa di quei luoghi una bomboniera vivente.

Caltagirone è tanto bella che fa parte del ristretto elenco di siti patrimonio dell’umanità e tutelati dall’unesco.

Le prime cose da visitare a Caltagirone

Il tour della città andrebbe iniziato (a nostro avviso) dalla Piazza del Municipio, dove potrete ammirare la maestosa facciata del palazzo comunale progettato dall’architetto Giambattista Nicastro in linee neoclassiche.

Inoltre proprio accanto trovate la Galleria “Luigi Sturzo”, luogo che accoglie appuntamenti culturali di un certo spessore. E’ anche un posto di aggregazione sociale.

Dirimpetto, invece, trovate l’edificio della Corte Capitaniale, sede delle Corti di giustizia e dell’Archivio pubblico. E’ uno dei pochi edifici risparmiati da quel terribile terremoto.
Vederlo ancora in piedi, dopo tutti questi anni, fa un effetto strano. Quasi quasi mette un po’ di soggezione. Al suo interno vengono ospitate anche delle gallerie fotografiche e comunque si organizzano eventi di ogni genere che possano arricchire paesani e paese.

Altra cosa da vedere a Caltagirone è la balconata settecentesca di Palazzo Bonanno del Polino. I suoi mensoloni figurati sono qualcosa di spettacolare. Anche se il pezzo forte è la  Scala di Santa Maria del Monte. Non sono io a dirlo, ma i tanti turisti e gli esperti d’arte che poggiano i loro occhi su questa meraviglia. Nel 2004 100 esperti d’arte hanno redatto una classifica delle scalinate più belle d’Italia e d’europa. Caltagirone si è piazzata seconda in Italia ed ottava in europa (la prima in Italia ed Europa è stata Piazza di Spagna). A dire il vero è stata premiata anche l’illuminazione monumentale permanente, che vi auguro di poter ammirare (ovviamente al calar della notte) soprattutto durante la manifestazione folkloristica della “Scala illuminata”, che si tiene tra fine luglio e primi di agosto (ma non vorrei dire una sciocchezza) in occasione della Festa patronale di san Giacomo (per entrare in contatto con il comune: Numero Verde – 800 011 541; e-mail urp@comune.caltagirone.ct.it; Tel. 0933.41363 – 41364).

Altra bellezza da visitare è il corso Principe Amedeo, sul quale si affaccia la Chiesa del Collegio dei Gesuiti. Chiesa ricca di opere d’arte, intarsi in marmo, statue e sculture.

Il giro turistico si potrebbe ulteriormente arricchire passando per Piazza Umberto. Lì troverete la Cattedrale di San Giuliano progettata da Saverio Fragapane in stile liberty; la parte posteriore del Monte di Pietà di Natale Bonaiuto, risalente al ‘700; il fianco del Palazzo Libertini di San Marco; ed infine il prospetto del Palazzo Crescimanno – Gravina.

A. CaltagironeEd ancora via Roma. Imboccandola vi imbatterete nel Carcere Borbonico del ‘700 all’interno del quale vi sono collezioni archeologiche e storico-artistiche dei Musei Civili. Sempre lungo la stessa via trovate il Ponte di San Francesco, che univa il vecchio centro della città al convento dei frati francescani. Oggi è sede vescovile.

A poca distanza si ergono il Palazzo di Sant’Elia; il Tondo Vecchio del XVIII secolo, un tempo belvedere; la Balconata Ventimiglia; il “Teatrino” del ‘700, che è anche luogo d’accesso al Museo Regionale della Ceramica con le sue uniche testimonianze di una tradizione che si tramanda da millenni; e ‘ingresso nord della Villa comunale, che (ad oggi) è uno dei giardini pubblici d’Italia più grandi ed importanti. Fu realizzato dall’architetto Giovanbattista Filippo Basile.

Se poi vi restasse ancora del tempo da dedicare alla città, vi suggeriamo di recarvi in Via Luigi Sturzo, per vedere le chiese di San Domenico e Santissimo Salvatore; il palazzo della Magnolia, particolare per la facciata floreale in terracotta; il Mausoleo, dove sono custodite le spoglie di Don Sturzo, “padre del Popolarismo”; l’Ospedale delle Donne, che oggi ospita la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea; la Chiesa di San Giorgio, fondata intorno al 1000 dalla comunità genovese, che custodisce antiche opere d’arte, fra cui il dipinto del “Mistero della Trinità” di arte fiamminga.

Proseguendo l’itinerario turistico verso nord ci si imbatte: nell’Istituto d’arte per la ceramica, il Monastero di San Gregorio e la Chiesa di Santa Maria del Monte, posta in cima dell’omonima Scala.

Altri luoghi che è possibile visitare

Sebbene la lista che abbiamo realizzato sopra sia abbastanza lunga, le opere ed i luoghi da visitare a Caltagirone non sono finiti.

ceramicheSuggeriamo quindi una passeggiata fino alla Chiesa di San Bonaventura (ricca di affreschi, dipinti e sculture lignee) e alla Chiesa di San Giacomo (una delle più belle, dedicata al Santo patrono di Caltagirone).

In via Vittorio Emanuele, inoltre, trovate il Palazzo delle Poste e il “Palazzo delle Quattro Stagioni”, che risalgono ai primi del Novecento. Entrambi furono realizzati da Saverio Fragapane.

All’interno del Convento dei Padri Cappuccini potrete visionare il famoso presepe di Caltagirone. Al suo interno sono inoltre ospitati un museo ed una pinacoteca. Al complesso è anche annessa la  Chiesa di Santa Maria di Odigidria.

E che dire dei “Fontanoni” dell’Acquanova, costruiti nel 1608 da Gian Domenico Gagini e rimasti intatti anche dopo il tremendo terremoto.

Persino il cimitero è da visitare. E’ monumentale e fu realizzato dall’architetto Giambattista Nicastro.

I musei da visitare

Oltre ai musei citati precedentemente si possono ancora visitare: il Museo del Presepe locato nell’ex biblioteca comunale, che propone oltre mille presepi, donati dall’avvocato Luigi Colaleo ed esposti a rotazione; il Museo della fotografia storica e contemporanea, locato nell’ex caserma dei carabinieri, primo del genere da Roma in giù; ed infine, il Museo Naturalistico, locato nel borgo di San Pietro.

Archeologia

Di ampio interesse turistico sono anche i Siti Archeologici di Sant’Ippolito (uno dei villaggi preistorici più importanti della Sicilia); della Montagna (per lo più sepolcri, splendide le tombe a tholos, che imitano le tipiche tombe micenee); e il grande centro greco di Monte San Mauro.

I turisti dal pollice verde, inoltre, resteranno entusiasti dal suggestivo bosco di San Pietro, il più importante relitto di sughereta mista a lecceta della Sicilia sudorientale.

Autore | Viola Dante; Immagine | F. Alamia – A, Caltagirone –

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