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Carne cancerogena. Dopo la notizia di venerdì scorso, complottisti e scettici si erano divisi al pari di guelfi e ghibellini. Ma adesso è ufficiale: non si tratta di una bufala. Ne parlano fonti autorevolissime, dal Guardian fino al Telegraph e non solo i giornali italiani come Libero. L'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità, ha affermato che salsicce, wurstel e altra carne "trattata" a livello industriale sono pericolose quanto l'amianto o le sigarette

Il documento dell’International Agency for Research on Cancer (IARC) parla chiaro: le carni lavorate sono cancerogene e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il tumore, allo stesso livello di fumo e benzene. L’alto rischio è per l’intestino, il pancreas e la prostata. Il legame con alcuni tipi di tumore è dovuto alla presenza di conservanti in questi alimenti. 

Risultano meno pericolose, invece, le carni rosse non lavorate come manzo, agnello e maiale: queste ultime, infatti, sono inserite nel gruppo 2A, quello delle sostanze "probabilmente cancerogene", allo stesso livello del glifosato, ingrediente presente in molti diserbanti comunemente utilizzati.

"Per una persona, il rischio di sviluppare cancro all’intestino a causa del consumo di carne processata resta piccolo, ma aumenta in proporzione alla carne consumata", ha dichiarato il dottor Kurt Straif, capo dello IARC Monographs Programme.

Le conclusioni dell'Oms sono state corroborate anche da Carmine Pinto, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medico (Aiom): "Il messaggio che dobbiamo dare è che la carne rossa va consumata nella dovuta modalità, una o due volte a settimana al massimo. Il messaggio principale è invece un invito a tornare alla dieta mediterranea, che ha dimostrato invece di poter diminuire il rischio di tumore".