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La Sicilia si mobilita contro il caro bollette, con una manifestazione promossa dalle associazioni datoriali e sindacali di categoria: si terrà il 7 novembre, per dire no a una situazione che “ha ridotto in ginocchio le imprese, i lavoratori che rischiano anche di subire i contraccolpi delle crisi aziendali, le famiglie”.

Manifestazione contro il caro bollette in Sicilia

I vertici di Confcommercio Sicilia, Cna Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confindustria Sicilia, Cidec, Confesercenti Sicilia, Claai Sicilia, Uiltucs Sicilia, Cgil Sicilia, Casartigiani Sicilia e Confagricoltura Sicilia si sono riuniti per fare il punto su una mobilitazione “che intende lasciare il segno, al fine di lanciare un chiaro segnale ai Governi regionale e nazionale: così non si può più andare avanti, servono provvedimenti immediati”, si legge in una nota.

Una manifestazione, in programma il 7 novembre, per fare sentire “la voce della Sicilia che lavora, che produce, che soffre gli effetti della crisi energetica“, per dire no al caro bollette. Le famiglie “hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, molte imprese hanno deciso di chiudere temporaneamente (qualcuna anche in via definitiva) in attesa di tempi migliori”, spiegano ancora le organizzazioni.

“Ma è chiaro che a farne le spese sarà il tessuto produttivo siciliano in un periodo, tra l’altro, caratterizzato da tensioni inflazionistiche che hanno spinto gli operatori economici a riorganizzarsi, anche sul piano dei prezzi, con ricadute di un certo tipo sui consumatori e sulle stesse famiglie”, aggiungono.

“In Sicilia disagio sociale aggravato da bollette stellari”

Gli organizzatori sono già al lavoro per ampliare la base della partecipazione, così da garantire una risposta massiccia. Cisl Sicilia ha espresso in una nota solidarietà alle famiglie dei lavoratori e alle piccole e medie imprese, chiedendo misure di sostegno. Si chiede anche di accelerare sugli investimenti in infrastrutture energetiche, “a partire dalle energie rinnovabili, dai combustibili verdi e da rigassificatori, termovalizzatori, maggiore estrazione di gas”.

Attraverso il segretario generale, Sebastiano Cappuccio, e il componente della segreteria regionale Paolo Sanzaro, il sindacato evidenzia “il disagio sociale aggravato nell’Isola dalle bollette stellari che da qualche tempo hanno preso ad arrivare“. Una situazione, sottolinea Cisl Sicilia, che rischia di mettere in ginocchio l’intera economia siciliana, allargando il divario sociale e occupazionale tra il Sud e il Nord.

Il problema del caro bollette ha già portato alla chiusura alcune attività commerciali della Sicilia. Alcuni imprenditori hanno dovuto temporaneamente sospendere la propria attività, come nel caso di uno storico bar di Isola delle Femmine (PA), mentre altri, come “Il Gelatone” di Palermo, ha terminato prima la propria stagione, abbassando la saracinesca con anticipo.

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