Castelli

Bellumvider, il Castello di Federico II nel cuore di Castelvetrano

Castello di Bellumvider, fascino da scoprire.

  • Il viaggio alla scoperta dei castelli siciliani ci porta a Castelvetrano (Trapani) per conoscere la storia di un edificio che pochi conoscono.
  • Questo castello è annoverato nel 1239 nell’elenco dei castra exempta di Federico II di Svevia.
  • Molto probabilmente sorse come dimora di caccia dell’imperatore.

Il territorio siciliano non finisce mai di stupirci. Quando, poi, la scoperta si unisce alle memorie storiche legate alla figura di Federico II, ecco che le vicende si arricchiscono di particolari ancora più interessanti. Il Castello di Bellumvider, nel territorio di Castelvetrano (TP). Sorse molto probabilmente come dimora di caccia dell’imperatore, al centro dell’antica foresta Birribaida, non lontano da un secondo castello, chiamato Bellumreparum. A  partire dal 1355 di esso non si ha alcun riscontro in fonti storiche o archivistiche. Una “svolta” in tal senso si ebbe nel 2004, quando tre architetti trapanesi (Giuseppe Saluzzo, Mariano La Barbera, Pasquale Calamia), effettuarono approfonditi studi, giungendo a importanti conclusioni.

La storia del Castello

La struttura architettonico-militare venne fatta erigere da Federico che, dal 1197 al 1250 trasferì la sua corte in Sicilia. Per affermare la sua presenza, l’imperatore fece costruire un considerevole numero di castelli. Vi si recava accompagnato da un seguito di soldati, falconieri e notabili. Nel 1231, al fine di per organizzare la sua attività, redasse un documento, dal titolo  “Statutum de reparatione castrorum“. In esso si elencano gli edifici militari e adibiti a funzione pubblica, alla cui riparazione erano obbligate alcune comunità.

Le caratteristiche e le curiosità

Le ricerche degli architetti trapanesi portarono all’esatta ubicazione del castello federiciano: Palazzo Pignatelli. Nel Palazzo Ducale di Castelvetrano, che fu residenza delle famiglie Tagliavia e Pignatelli Aragona, vennero infatti individuati diversi resti di fabbrica, riconducibili a un castello del XIII secolo. I rilievi del Palazzo e i confronti con le architetture sveve coeve hanno identificato i resti medievali contenuti all’interno del palazzo con il castello di Bellumvider. Le caratteristiche architettoniche dell’edificio, cioè una pianta quadrilatera con torri ottagonali e l’uso del cubito salomonico, hanno permesso di ipotizzare che si tratta di un edificio del XIII secolo ideato da Riccardo da Lentini, noto architetto di corte. I resti finora individuati, consentono la ricostruzione della pianta originaria. Si stabilisce, così, una sorta di anello di congiunzione tra il castello quadrilatero di Catania e il castello ottagonale di Andria.

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A distanza di molti anni, il Castello Bellumvider porta con sé un carico di fascino e mistero. Ancora oggi dal Palazzo Ducale emerge un prisma di forma ottagonale, interamente inglobato nelle fabbriche. L’attuale posizione delle torre difficilmente può essere considerata come risultato di una logica militare. La forma attuale dell’edificio è frutto di ristrutturazioni, rifacimenti e ampliamenti verificatisi in fasi storiche successive, ma è ancora possibile isolare il grande volume di forma quadrilatera con corte centrale interna e la torre angolare di forma ottagonale.

Redazione