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Sotto una palazzina dell’Istituto autonomo case popolari (IACP) in via Antico Corso, a Catania, potrebbe esserci un’intera necropoli romana, nascosta dalla costruzione di abitazioni costruite dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Questa è l’ipotesi avanzata dopo la scoperta, in un deposito che affaccia sulla strada, di una tomba romana risalente al I secolo avanti Cristo. È una tomba che si innesta sui resti murari di case di età repubblicana, frutto di diverse sovrapposizioni.

Nel primo secolo avanti Cristo erano in uso tombe a camera ad incinerazione e, qualche secolo dopo, qui si impostarono tombe a forma, cioè dentro fosse rettangolari in muratura. Fino al 2010 gli ambienti, di proprietà dell’IACP, erano stati utilizzati prima come vano per le vasche dell’acqua del palazzo, poi occupati abusivamente come deposito per i grandi bracieri e le masserizie di un ristorante della zona.

L’intervento di Sovrintendenza e carabinieri ha portato alla definitiva chiusura dei locali e alla salvaguardia. Arci Catania e Comitato Popolare Antico Corso, che nell’area sta già curando il recupero della cava di via Daniele insieme a Officine Culturali, hanno partecipato al bando dell’Iacp di Catania per l’affido a titolo oneroso dei locali per uso culturale.

E finalmente lo hanno ricevuto: l’idea è quella di rendere la Tomba di nuovo fruibile e restituirla alla comunità. Intanto sarà possibile visitare la Tomba romana e si potrà farlo domenica prossima, durante l’ultima giornata di programmazione del festival Le Vie dei Tesori che già apre moltissimi luoghi e propone esperienze in città e nei dintorni. Le visite saranno organizzate dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, prenotazioni su www.leviedeitesori.com.