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CIRROSI-EPATICA-COP-Copia-300x194La cirrosi epatica è una malattia cronica del fegatodovuta ad un’infiammazione, seguita dopo mesi o anni, da alterazioni della struttura e delle funzioni del fegato, e dalla trasformazione dell’organo in tessuto non funzionante o fibrotico (con cicatrici). Se il processo degenerativo non viene interrotto, progressivamente il tessuto epatico scompare e l’organo non è più in grado di svolgere le proprie funzioni. CAUSE:La cirrosi epatica è causata principalmente dalle infezioni virali e dalconsumo di bevande alcoliche. I virus che provocano il danno epatico cronico sono: il virus epatico B, il virus epatico C e quello Delta… tutti trasmessi per via parenterale, ossia tramite il contagio con sangue infetto o, più raramente, con liquidi organici di persone infette. Attualmente il virus principale responsabile del danno epatico cronico è il virus epatico C.

EPATITE C CIRROSI EPATICA - CopiaOggi le infezioni da virus epatico C in persone giovani (di età inferiore ai 30 anni) sono limitate a categorie a rischio, quali: tossicodipendenti (per uso promiscuo di siringhe), soggetti sottoposti a multiple emotrasfusioni. La trasmissione attraverso rapporti sessuali del virus dell’epatite C è estremamente rara, quindi non è obbligatorio prescrivere rapporti protetti tra soggetti con l’infezione e soggetti esenti da essa. Anche la trasmissione dell’infezione da madre a figlio è limitata a particolari categorie a rischio (es. madri anti-HIV positive). Il consumo di bevande alcoliche (birra, vino, liquore) è, in Italia, la seconda causa di sviluppo di cirrosi; più esattamente, un’assunzione protratta oltre 10 anni di almeno 45 g di etanolo al giorno e di 90 g di etanolo al giorno, rispettivamente nei soggetti di sesso femminile e di sesso maschile. Tra le altre cause di cirrosi epatica: emocromatosi genetica (accumulo di ferro all’interno del fegato), cirrosi biliare primitiva, malattie autoimmuni, morbo di Wilson (accumulo di rame nel fegato), alcui farmaci dannosi per il fegato e i tossici ambientali (es. tetracloruro di carbonio e alcuni pesticidi).

ALCOL CIRROSI EPATICA OK - CopiaSINTOMI: Nelle fasi iniziali la cirrosi non presenta sintomi, mentre nel corso degli anni, col progredire della formazione di tessuto cicatriziale nel fegato, si osservano: perdita di appetito, affaticamento, nausea e vomito, perdita di peso, ittero, prurito, deterioramento della funzionalità epatica. Possono insorgere ulteriori complicanze: accumulo di liquidi a livello delle gambe (edema) o dell’addome (ascite), confusione o alterazione mentale (encefalopatia), dovute ad un accumulo di sostanze tossiche a livello del cervello, che possono portare al coma; varici esofagee e gastropatia, ingrossamento della milza, epatocarcinoma (tumore del fegato). Inoltre possono comparire: alterazioni delle unghie, alterazioni della pelle (che in circa un quarto dei pazienti si scurisce), ingrossamento delle mammelle negli uomini ecc. Il sospetto di cirrosi epatica viene formulato in seguito a una valutazione del quadro clinico del paziente, basata essenzialmente sulle analisi del sangue (transaminasi elevate, bilirubina alta, piastrinopenia, valori bassi di albumina).

CIRROSI EPATICA 1 - CopiaDIAGNOSI: Rivolgendosi allo specialista, ilgastroenterologo, questi può prescrivere le seguenti indagini cliniche per confermare la diagnosi: ecografia epatica (che fornisce un’immagine dell’organo, esaminando gli echi che questo produce con una scansione con un fascio di ultrasuoni), TAC (che fornisce l’immagine di sezioni di fegato ottenute con i raggi X, elaborando i dati con uno speciale software), biopsia (prelievo di cellule epatiche e loro esame al microscopio, fornisce uno preciso stato della malattia). La distruzione progressiva del fegato può essere rallentata eliminando la causa che l’ha provocata: smettendo di bere bevande alcoliche, curando l’epatite B e C, eliminando il sovraccarico di ferro attraverso prelievi regolari di sangue, trattando con corticosteroidi l’epatite cronica attiva.

CIRROSI EPATICA - CopiaCURA: Se la terapia viene iniziata tempestivamente, il malato può condurre una vita quasi normale, mentre se la causa non viene eliminata, la formazione di tessuto cicatriziale e la distruzione della struttura dell’organo continuano, provocando l’insufficienza epatica. Per alleviare i sintomi: diuretici in compresse contro la ritenzione idrica nelle gambe e nell’addome, integratori vitaminici e di sali minerali, integrazioni caloriche per rafforzare l’alimentazione  (es. bevande dolcificate), lassativi contro stitichezza, sonnolenza, confusione ecc. Oggi il trapianto di fegato è la terapia migliore da valutare per i pazienti che hanno già avuto almeno uno dei sintomi che identificano la cirrosi scompensata (ascite, encefalopatia, ittero, emorragia digestiva da rottura delle varici esofagee).

Caterina Lenti

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