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01Meno soldi verranno intascati dai pensionati quest’anno: fino a 3mila euro in meno di chi è in pensione già dal 2012. Discorso simile per chi è stato ‘messo a riposo’ l’anno scorso.

Se siete andati in pensione nel 2013, allora avrete percepito in media 13.152 euro durante l’anno; un reddito inferiore a coloro i quali sono andati a riposo già nel 2012 (16.761 euro) e di coloro che ormai non percepiscono più un trattamento pensionistico (15.303 euro).
Secondo l’Istat, 4 anziani su 10 non riceveranno più di 1.000 euro al mese.

Una buona fetta di pensionati (poco più della metà), ha un’età compresa tra i 65 e i 79 anni. Ad avere meno di 65 anni sono all’incirca un quarto; stesso discorso per coloro che hanno 80 anni o più (il 24,1%). Tra questi, c’è chi percepisce una sola pensione, ovvero i due terzi; soltanto un 7,8% della popolazione ne porta a casa tre, meno del triplo ne percepisce due.

E tra coloro che percepiscono più di una pensione, ci sono innanzitutto le donne: il 59,4% dei titolari di due pensioni, è rappresentato proprio dal gentil sesso; la cifra sale a 70,5% con tre, e a 73,9% quando si contano 4 o più assegni.

Le stime su quanto valgono oggi gli assegni pensionistici e siano valse fino a oggi non sono buone: il 39,4% dei pensionati 2013, ricevono tra i 1.000 e i 2.000 euro, e il dato inizia già a scendere drasticamente se superiamo questa soglia: il 13,7 ne percepisce infatti un massimo di 3.000, con una quota pari all’1,3% per le pensioni che vanno oltre i 5.000 euro.

Il grosso dei trattamenti pensionistici viene erogato al Nord, con un 47,8%, segue il Sud con il 31,8%, e poi il Centro con il 20,5%. È quanto emerso dal rapporto su «trattamenti pensionistici e beneficiari» per l’anno 2013, stilato dall’Istituto Nazionale di Statistica, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Nel 2013, lo Stato ha stanziato 23,3 milioni di prestazioni pensionistiche, ovvero un ammontare complessivo pari a 272.746 milioni di euro: una spesa complessiva dello 0,7% in più rispetto all’anno precedente; questo significa che sono aumentati gli importi dedicati alle pensioni, 213 euro in più rispetto al 2012. I nuovi pensionati (quelli che nel 2013 hanno iniziato a percepire il trattamento previdenziale), ammontano a 559.634, a fronte di più di 760.000 cessati, quelli cioè che lo scorso anno hanno smesso di percepire una pensione.

Più dei due terzi della spesa pensionistica totale inoltre (ovvero poco oltre il 70%), è rappresentato dalle pensioni di anzianità; più ridotta è l’incidenza degli assegni di invalidità (3,8%), di quelle assistenziali (7,9%) e delle indennità (1,7%).

Autore | Enrica Bartalotta