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01Continua l’espansione di Facebook, e cresce l’offerta di servizi. Dopo la presentazione di Places, il colosso americano dei social guarda ora alle aziende con “Facebook at Work”.

Tratta di minacciare anche LinkedIn, Microsoft e Google la nota piattaforma social nata dal genio di Mark Zuckerberg, con il lancio di un nuovo servizio dedicato al mondo del lavoro.
Non bastava Places a far guadagnare ad uno degli imprenditori più giovani e più ricchi del mondo, nuovi utenti e nuovi denari, era necessario anche “Facebook at Work”, il nuovo prodotto della compagnia di Cambridge, in Massachusetts, che permetterà ai professionisti di tenersi in contatto e di lavorare insieme.

Una sorta di rete aziendale professionale insomma, che consentirà ai lavoratori di tenere finalmente separati profilo pubblico e profilo privato, ma che permetterà anche ai colleghi di poter comunicare tra loro in modo semplice e veloce, attraverso la condivisione di documenti o l’avvio di conversazioni.

Un servizio che per il momento è stato utilizzato soltanto in via sperimentale, dai dipendenti Facebook in persona, e da quelli di alcune aziende di beni e servizi americani. Un servizio, che già ben prima del suo lancio ufficiale promette di strappare significative quote di mercato sia a LinkedIn, la nota piattaforma di servizi professionali con oltre 90 milioni di utenti attivi al mese, sia a Microsoft, e in particolare ai suoi servizi di posta come Outlook o di comunicazione, come il neo-arrivato Skype, o il social aziendale Yammer, costato a Paul Allen, lo scorso anno, ben 1,2 miliardi di dollari.

La nota azienda dal marchio bianco e blu non si ferma; dopo aver lanciato la sua piattaforma più famosa, nel 2004, per connettere tra loro vecchi compagni di scuola, amici perduti ed ex amori, si è tuffata solo una settimana fa nel campo turistico, lanciando un sito che si occuperà di fornire agli utenti, tutte le informazioni da sapere in caso di viaggio.

Si tratta di “Places”, un’applicazione volta ad aggiornare viaggiatori, cittadini e turisti su tutto ciò che riguarda i siti di intrattenimento e le strutture ricettive poste in essere in una determinata città. Un vero e proprio portale di ricerca turistica, dotato di schede, divise per categorie, corredate da informazioni di contatto, foto e recensioni degli amici; si va dai ristoranti agli hotel, dai bed & breakfast fino ai bar e pub.

Facebook ha da poco completato l’acquisto di WhatsApp, il noto servizio di messaggistica istantanea, strappato ai creatori Jan Koum e Brian Acton, per ben 22 miliardi di dollari, e ha già ricevuto la sua buona dose di critiche e polemiche relative alla violazione della privacy dei suoi utenti, soprattutto a causa della recente comparsa della nota ‘doppia spunta blu’, volta a segnalare ai mittenti la lettura dei messaggi da parte dei riceventi.

Il nuovo programma di contatto e comunicazione di Facebook per il mondo professionale, si prospetta però utile e avvincente: oltre al servizio di condivisione dei documenti che farà tremare sia Microsoft OneDrive che Drive, il programma di archiviazione di Google che consente il back-up di foto, video e documenti, pare ormai cosa fatta l’eventualità di poter chattare anonimamente nelle cosiddette ‘stanze’ o chat room private, quelle che caratterizzavano i siti internet e i portali dei primi anni Novanta, per intenderci; ma i tecnici di Cambridge sono ancora al lavoro per testare anche le funzionalità del tasto ‘buy’, un’opzione che possa permettere agli utenti di acquistare online, direttamente dalla nuova piattaforma.

Forte del suo nuovo utile netto, che ha fatto registrare una crescita di ben il 59% solo nell’ultimo trimestre, Facebook si lancia dunque alla conquista dei luoghi di lavoro; ma sono molte le difficoltà che dovrà superare: a partire dalle critiche avanzate riguardo la tutela della comunicazione e della condivisione delle informazioni, fino ad arrivare alle accuse di ‘distrazione’, che hanno portato molte aziende, anche italiane, a vietare o addirittura bloccare, l’uso dei social entro le mura degli uffici: sono già 1,35 miliardi gli ‘amici’ di Facebook; i due terzi di loro visitano il sito ogni giorno.

Autore | Enrica Bartalotta