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È morta la piccola Sofia de Barros, diventata il simbolo del cosiddetto "metodo stamina". Ne ha dato notizia la madre Caterina Ceccuti. La bambina soffriva di leucodistrofia metacromatica, malattia tanto rara quanto aggressiva. Era nata normalissima, ma già a un anno e mezzo aveva cominciato a zoppicare, poi si è paralizzata e in pochi mesi è diventata cieca. 

I genitori nella loro disperazione e alcuni medici nel loro incomprensibile sostegno alle teorie di Davide Vannoni (che non è un medico) ne avevano fatto dunque anche il simbolo di una battaglia per l'accesso a un trattamento che gli esperti avevano da subito bocciato in quanto privo di qualsiasi carattere scientifico.

La vicenda del metodo stamina si è conclusa davanti alla giustizia penale: Davide Vannoni, che venne anche arrestato, ha patteggiato una pena di un anno e 10 mesi per truffa e associazione a delinquere. Negli ultimi anni, mamma Caterina, giornalista e scrittrice, e papà Guido hanno dato invece vita alla Onlus 'Voa Voa, amici di Sofia', associazione per il sostegno alle famiglie colpite da malattie rare e patologie orfane di cure. Numerosi i progetti attuati dalla Onlus anche con i laboratori di ricerca dell'ospedale pediatrico fiorentino Meyer.