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Quando si compra un capo nuovo, non si vede l'ora di indossarlo, eppure sarebbe meglio lavarlo prima di metterlo addosso. I vestiti nuovi, infatti, sono stati per molto tempo a contatto con la polvere, sono stati maneggiati e provati da altre persone e sono anche stati imballati e trasportati in condizioni igieniche discutibili.

Secondo alcuni studi effettuati negli Stati Uniti, i capi d'abbigliamento presi in considerazione, venduti presso tre famose catene commerciali, contenevano una contaminazione batterica superiore alla media degli oggetti di uso quotidiano. Sono state rilevati microrganismo dannosi di ogni genere, tra cui batteri provenienti da secrezioni respiratorie e cutanee, e perfino residui fecali. Per questo, appena arrivati a casa, sarebbe meglio lavare con acqua e sapone, magari anche con un igienizzante, quello che vogliamo indossare.

Ovviamente, anche in camerino bisognerebbe fare attenzione, magari lasciando i collant per provare i jeans, o mettendo una maglia sottile per la parte superiore. Non sono esenti dalle precauzioni le scarpe. Anche queste potrebbero essere state contaminate da funghi o altro dal piede che ci ha preceduti.

Il rischio è quello di trovare sostanze conservanti, come la formaldeide, che si mette nei tessuti per evitare che ammuffiscano, ma è dannosa per la salute. A volte vi possono anche essere tracce di metalli pesanti, sostanze chimiche di ogni genere, coloranti e altri potenziali allergeni. Se dopo il primo lavaggio l’acqua di risciacquo appare “grigia” o con tracce di colorante, non facciamoci scrupolo di far fare al capo un secondo tuffo.