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Per molti, Eleonora Incardona è la nuova Diletta Leotta. Di fatto, hanno molto in comune: entrambe siciliane, legate a un calciatore, professionali e belle, sono molto popolari sui social e hanno fatto breccia nel cuore dei tifosi italiani. Incardona ha portato in Lombardia il calore della sua terra: nata a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, dopo aver terminato il liceo scientifico si è trasferita a Milano per studiare Giurisprudenza (viene da una famiglia di giuristi).

In seguito alla laurea, avrebbe voluto proseguire gli studi per diventare magistrato, ma poi è arrivato una notorietà inaspettata sui social: ha superato il milione di follower su Instagram ed è diventata influencer. Così è stata notata dal mondo dello spettacolo (ad esempio è stata madrina del Christmas Party dell’Inter e di più di un Giro d’Italia) e da lì ha inanellato un successo dopo l’altro.

Eleonora Incardona carriera e vita privata

Eleonora Incardona ha fatto un nuovo salto avanti diventando volto di “Dazn Bet Club” e di bordo campo. Il suo legame con il mondo del calcio non è solo questo, perché è fidanzata con Samuele Ricci, centrocampista del Torino. “Sono molto felice con lui. L’ho incontrato in uno dei periodi più complicati della mia vita. Pensavo solo al lavoro per distrarmi da tutto il resto. E, invece, ho conosciuto una splendida persona, con dei sani principi e dei valori forti”, ha raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

Sono una ragazza all’antica, da questo punto di vista: Samuele mi ha corteggiata, siamo usciti a cena, ci siamo visti di persona. E non ci siamo più lasciati. Certo io ho lavoro più flessibile e mi divido tra Torino e Milano: lo faccio volentieri. Ma anche lui si impegna per stare più tempo possibile con me”, ha detto.

Parlando del suo rapporto con il mondo del calcio, ha ammesso che l’emozione che regala uno stadio è qualcosa di unico: “Per me è qualcosa di speciale. L’opportunità di essere vicina all’azione, di studiare i dettagli, di capire ciò che sta succedendo ascoltando le voci dei protagonisti, regala qualcosa in più difficile da spiegare”. E, quando le viene chiesto se c’è uno stadio che le è rimasto nel cuore, racconta: “Non posso ovviamente dimenticare le prime gare viste dal vivo a Catania. Però il ”Giuseppe Meazza” di Milano è unico. Sarà che ho ancora nella mente il mio primo derby tra Milan e Inter vissuto a pochi passi dalle panchine, sarà che ho avuto il piacere di presentare la festa scudetto dei nerazzurri al termine della scorsa stagione, ma andare a San Siro, per me, ha un valore particolare”.

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