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Le fave di Leonforte non sono come le altre. Nel cuore della provincia di Enna, infatti, nascono delle fave speciali. Leonforte è un borgo dalla spiccata tradizione agricola dove, ancora oggi, si coltiva una varietà che si cuoce in un attimo, dal sapore delizioso, in grado di dare vita a tante ricette della tradizione.

Un tempo le fave erano un espediente per mantenere i terreni più ricchi di azoto, ma adesso sono un prodotto tipico del territorio, una specialità da gustare in piatti semplici e favoriti. Si tratta delle fave larghe, che sono da sempre note e da tempo rappresentano uno dei prodotti più caratteristici.

Quando i campi coltivati hanno iniziato a ridursi, hanno rischiato di scomparire, ma grazie all’impegno dei produttori e al supporto della Fondazione Slow Food, sono diventate un prodotto di punta, scampando all’oblio. Le fave di Leonforte sono state anche inserite nell’elenco dei prodotti Agroalimentari tradizionali. Si cuociono velocemente e non richiedono un lungo ammollo.

La coltivazione delle Fave di Leonforte

Ancora oggi vengono coltivate con tecniche manuali. A cavallo dei mesi di novembre e dicembre si preparano i solchi che accoglieranno i semi, disposti a gruppi e ricoperti di terra. Man mano che le piante crescono, si smuove la terra attorno a esse e la si rincalza. Quando cominciano ad avvizzire, vengono falciate e lasciate essiccare, poi si battono e, per separare i semi dai residui di foglie e fusti, vengono buttate in aria con l’aiuto di un tridente.

Come abbiamo anticipato, le fave di Leonforte, a differenza di altri legumi, non necessitano di essere lasciate a lungo in ammollo prima della cottura. Appena raccolte, si mangiano insieme ai cipollotti e al pecorino, bagnate nel sale.

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