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Anche Fiorello ha lanciato un accorato appello durante la trasmissione Viva Rai2 per salvare il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, a rischio chiusura il prossimo luglio. Lo showman, che solitamente tratta di argomenti ben più leggeri, questa volta si è concentrato su una notizia più seria. Il conduttore siciliano ha detto di essere nato proprio nell’ospedale siciliano e ha chiesto che la struttura non venga trasferita al Civico di Palermo come previsto dalla politica regionale.

L’appello di Fiorello durante la trasmissione

“È un polo che serve tutta la Sicilia orientale e la Calabria. Un trasferimento a Palermo sarebbe problematico, come spostare un ospedale da Torino a Milano dove però le strade sono migliori. Da Catania a Palermo è come fare la Parigi-Dakar”, ha detto Fiorello. Lo showman poi si è rivolto al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità perché facciano un passo indietro. “Che rimanga a Taormina, è l’ospedale dove sono nato. C’è anche una petizione su change.org, firmate”.

Cosa sta accadendo all’ospedale pediatrico di Taormina?

La convenzione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, attiva da 13 anni, non sarà rinnovata. Queste le notizie che trapelano in questi giorni. L’assessore alla Salute Giovanna Volo ha comunicato che al Civico di Palermo sarà attivato un nuovo reparto di Cardiochirurgia Pediatrica, affidato al Gruppo San Donato dopo una gara. La scelta ha suscitato aspre polemiche e il M5S ha presentato una mozione all’Ars, di cui è relatore Antonio De Luca. L’impegno del presidente dell’Assemblea Gaetano Galvagno è calendarizzarla al più presto.

Appelli da più parti

“Vogliamo la proroga della convenzione. La nuova Cardiochirurgia di Palermo non può sostituire Taormina da un giorno all’altro e oggi non c’è altro centro in Sicilia in grado di effettuare le stesse prestazioni” ha detto De Luca. L’atto punta a salvare il Centro, che serve la Sicilia orientale e la Calabria. Assieme alla politica ora però anche Fiorello scende così in campo per la sanità siciliana e in particolare per la struttura che lo ha visto nascere. La sua voce si unisce al coro di quanti chiedono che l’ospedale San Vincenzo di Taormina continui a essere un punto di riferimento.

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