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In un'intervista al settimanale "Chi", Fiorello si è espresso senza usare mezzi termini in merito all'utilizzo dei social media: "A volte si dà troppa importanza a chi non ne ha – ha detto -. Magari uno si alza al mattino con la luna di traverso e twitta 'Quel programma in tv fa schifo'. Ma chi sei tu per dirlo? Che competenza hai? Tu vali uno! Il problema è che poi ci sono giornalisti pigri che prendono quel tweet e ci costruiscono un articolo. E in poco tempo quel singolo commento diventa 'la rivolta del web'".

Lo showman siciliano fa un ampio uso dei social network, attraverso i quali comunica quotidianamente con i suoi fan: "Guarda – ha aggiunto Fiorello – d'accordo, Internet è democrazia, ma aveva pure ragione Umberto Eco quando ha detto quella cosa sui social media e gli imbecilli ("I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo aver bevuto un bicchiere di vino", ndr).

Il 10 maggio Fiorello riceverà il prestigioso premio "È giornalismo". In merito al riconoscimento, dice: "Mi fa piacere, ma sono rimasto stupito per primo io". Nell'intervista a "Chi" ha anche parlato della nascita e dell'evoluzione della sua 'EdicolaFiore': "Abbiamo lanciato dei personaggi. Agonia, è appena stato ingaggiato da Giovanni Veronesi per il suo prossimo film. Ma in questi anni, dobbiamo dirlo, abbiamo fatto anche autentica informazione".