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sullaSulla comune, Guardarubio.
Il nome del genere Sulla, aggiornato secondo la nuova classificazione, deriva dall’ affinità con Zulla, di origine castigliana, nome usato per la stessa pianta, l’epiteto specifico si riferisce alla disposizione dei fiori a guisa di corona.
Il vecchio nome del genere Hedysarum deriva dal greco che significa dolce, profumato, mentre coronarium dal latino, si riferisce alla disposizione dei suoi fiori a guisa di corona.
Se percorrendo la primavera siciliana fra i campi argillosi di pianura o di collina il vostro sguardo sarà rapito da un mare di color cremisi/ rubino vivo, siete sicuri di trovarvi al cospetto della Sulla coronaria ,in questo caso coltivata. Questa è una tipica erbacea e perenne delle zone mediterranee, può raggiungere facilmente il metro di altezza e presenta una caratteristica radice fittonante munita di tubercoli, dal colletto si dipartono dei fusti cavi e fistolosi molto ramificati con portamento semi prostrato. 
In primavera sbocciano le corone floreali sanguigne, delicatamente profumate, amate dalle api, da cui a fecondazione avvenuta si produrranno dei legumi a forma discoidale ed uncinati contenete semi lenticolari.
La si ritrova spontanea a macchie su terreni argillosi, negli incolti erbosi, anche su suoli sub salsi sino a 1.200 m. in estate secca fino al livello del suolo per ricacciare alle prime piogge.

In cucina vengono usati i fusti, i fiori, le foglie ed i giovani germogli per preparare insalate miste ad altre erbe di campo, frittate e zuppe varie. Il fusto decorticato viene consumato crudo. Le parti eduli hanno un alto valore proteico e tannico e gli sono riconosciute proprietà lassative, rinfrescanti, nutrienti e vitaminizzanti.
In erboristeria i suoi fiori odorosi essiccati vengono usati per preparati astringenti.

In agricoltura è considerata una pianta miglioratrice in quanto i tubercoli radicali riescono a fissare grandi quantità di azoto e grazie al penetrante apparato radicale riesce a conquistare terreni pesanti ed argillosi, viene utilizzata per la produzione di foraggio fresco ed essiccato ricco di proteine che risulta essere molto gradito agli erbivori, apprezzata anche come pianta millifera, per la ricchezza dei suoi zuccheri ed il suo profumo delicato produce un miele gradevole indicato per i bambini e per i lattanti.

La specie viene introdotta al fine del 1600 per scopi ornamentali, oggi coltivata quasi solo in Italia meridionale che detiene pertanto l’esclusività sul miele di Sulla.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.

Daniel Carnabuci 

Foto di Giusy Di Maria