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Francesco Rutelli ha rivelato alcuni aneddoti sul bisnonno palermitano Mario Rutelli. Fu proprio Mario, infatti, a firmare alcune importanti statue di Roma, nel momento storico di passaggio dal Governo Pontificio all’Unità d’Italia. E alcune di quelle statue crearono qualche piccolo “scandalo”

Il nonno siciliano di Francesco Rutelli

L’ex sindaco di Roma è stato ospite di Mara Venier a Domenica In, per parlare del suo nuovo libro, “Roma camminando“. Proprio per questo motivo, ha dismesso i panni del politico, per vestire quelli da cicerone alla guida della Città Eterna. «Tuo nonno era siciliano, vero?», ha chiesto la conduttrice, facendo riferimento al bisnonno e dandogli quindi modo di parlarne.

Mario Rutelli, nato a Palermo nel 1850, ha firmato alcune importanti statue di Roma, in un momento storico di grande rinnovamento urbanistico e architettonico, nel passaggio dal Governo Pontificio all’Unità d’Italia. Arricchì la capitale di opere che si distinguono per perizia tecnica nell’uso e nella lavorazione dei materiali, dal marmo al bronzo.

«Roma è di tutti, sono romano da soli 120 anni – ha detto Francesco Rutelli a Mara Venier -. Il mio bisnonno era di Palermo, venne perché gli era stato affidata la fontana delle Naiadi». Quindi ha riportato un divertente aneddoto: «La fontana fu inaugurata nel 1901, le vedi le Naiadi nude? Non la volevano inaugurare, perché era troppo scandalosa».

Intorno c’era una recinzione: «La regina, di notte, scese dalla carrozza, sbirciò dentro gli assi e disse “Qui ci sono delle grandi cupole!“. E lo disse in francese, perché i Savoia parlavano in francese». Già in passato, Francesco Rutelli aveva avuto modo di raccontare aneddoti legati al bisnonno.

Durante un evento del Fai, ad esempio, aveva spiegato che Mario Rutelli, per la fontana delle Naiadi, venne pagato nel 1896 25mila lire. Fu la folla a inaugurare la fontana, in cui il Glauco centrale ha il volto di Trilussa, bruciando la recinzione che la circondava.

Tra i monumenti dell’excursus rutelliano, oltre alla Fontana delle Naiadi, la Vittoria alata sulle terrazze del Vittoriano, il Glauco (1912) al centro di piazza Vittorio, la statua di Anita Garibaldi al Gianicolo e quella di Nicola Spedalieri in piazza Sforza Cesarini. La presenza artistica di Mario Rutelli è arrivata anche nelle sedi istituzionali, nei palazzi privati e nelle raccolte museali di Roma.