Annamaria Franzoni torna a casa sorridente.
La donna che ha ucciso il proprio figlio, da circa 5 giorni, è potuta tornarte a casa, nella stessa abitazione di Bologna, dove da anni, vivono il marito e gli altri due figli, di 18 e di 11 anni.
La donna che come ricordiamo aveva ricevuto una condanna a 16 anni, ha ricevuto uno "sconto di pena" seppur fittizia, scaturita dalla buona condotta e per altri analisi, sconto di pena che consiste nel poter effettuare gli altri anni di carcerazione, nella propria casa, ai domiciliari.
La donna ha l’assoluto divieto di recarsi presso la villa di Cogne dove il delitto si è consumato e con la sua famiglia, che l’ha accolta con gioia, potrà vivere a Bologna, precisamente a Ripoli Santa Cristina.
La Franzoni torna a casa per i figli:
La Franzoni torna a casa anche grazie ad una relazione lunga almeno 15 pagine, che ha condotto alla scarcerazione della mamma di Cogne, affondando le ragioni sull’ipotesi della NON pericolosità della donna tuttavia “marginale e generica”. I medici e gli avvocati che hanno seguito il caso, sostengono che con il sostegno della famiglia e con le cure psichiatriche già avviate in carcere, la donna, possa condurre una vita regolare e non dare sfogo ad altri episodi che nascondono istinti omicidi.
La scarcerazione è stata concessa anche a seguito di una analisi che evidenzia la capacità genitoriale ancora esistente ed intatta nella donna e trova conferma nell’amore e nella coesione della famiglia, che ad oggi contribuisce alla Franzoni, un grande senso di sicurezza.
La scelta di non recarsi mai più presso la villa di Cogne è anche una volonta emessa dal Tribunale di Bologna affinchè la donna viva in un ambiente più socievole e maggiormente frequentato, piuttosto di rischiare pericolose solitudini, legate all'isolamento più o meno forzato presente sia nei ricordi della villa e più in generale nel paese di Cogne, piccola cittadine di circa mille anime, situata in Val D'Aosta, che propone ritmi di vita differenti.
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