E' passato molto tempo da quando i fratellini Mulone – in compagnia del padre – si recarono presso la Riserva Naturale delle Macalube di Aragona dove, per beffa del destino, i due piccoli trovarono la morte. 

Era il 27 settembre del 2014 quando Carmelo in compagnia della sorellina più piccola, Laura, ed il padre si erano avventurati nella riserva. La gita fuori porta, fu un desiderio di Carmelo che aveva espressamente chiesto ai genitori di far visita alla riserva, incuriosito "forse" dallo strano fenomeno dei vulcanelli che, raramente avevano dato vita a delle esplosioni, come quella che fatalmente li investì. Il padre seppellito con i figli, riuscì a salvarsi solo grazie all'aiuto della protezione civile e dei carabinieri.

Da quel settembre 2014, la Riserva delle Macalube, non è più orgoglio degli aragonesi. Puntualmente il pensiero raggiunge i fratelli Mulone, che in un giorno di festa, hanno perso la vita. 

A distanza di anni, continua quindi l'inchiesta per omicidio colposo ai danni del presidente regionale di Legambiente, nonché direttore della riserva, Domenico Fontana; il dipendente Daniele Gucciardo e Francesco Gendusa, dirigente dell'Assessorato regionale al Territorio.  

Oggi Il giudice Claudia Infantino del Tribunale di Agrigento ha ammesso la costituzione di parte civile dei genitori, dello zio e della nonna dei fratellini Carmelo e Laura Mulone, di 9 e 7 anni. Ammessa anche la costituzione di Codacons, Codice Ambiente e Codici Sicilia onlus e del Comune di Aragona.